In Arabia Saudita sei nuove città entro il 2020

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In Arabia Saudita sei nuove città entro il 2020

08 Gennaio 2008

Jazan, Hail, Tabouk: per ora sono
solo progetti o piccoli cantieri, ma tra una decina d’anni
saranno alcuni dei nomi di nuove città sulla cartina
dell’Arabia Saudita.

Dove ora c’è il deserto entro il 2020 – afferma il Sole 24
ore in un lungo reportage – sorgeranno dal nulla 6 nuovi centri
urbani, grazie a un investimento di 200 miliardi di dollari.

Con
un obiettivo ambizioso: garantire da soli un prodotto lordo da
150 miliardi di dollari, circa la metà dell’attuale Pil
saudita, e creare milioni di nuovi posti di lavoro.

La città più grande prenderà il nome dal sovrano Re
Abdullah: sorgerà sul Mar Rosso su 168 milioni di metri
quadrati e ospiterà 2 milioni di abitanti. Il suo porto
container sarà il più grande della regione.

Sempre sul Mar
Rosso – secondo i progetto illustrati dal quotidiano italiano –
nascerà Jazan, con un maxi impianto per la produzione
dell’alluminio, mentre nel centro del Paese sarà edificata Al
Hail, che punterà tutto su logistica, trasporti e centri di
rifornimento.

Accanto a Medina, città santa dell’Islam,
sorgerà invece un’altro centro con lo stesso nome e sarà un
polo interamente dedicato all’Information tecnology.
Oltre a queste prime quattro città, i cui progetti sono già
definiti, sono ancora allo studio Tabouk, sulla costa nord del
Mar Rosso e un altro centro a Est per cui non è ancora stato
scelto il nome.

Il regolatore pubblico dei progetti è Sagia,
l’autorità saudita per gli investimenti internazionali, ma le
città saranno realizzate da privati. Il distributore degli
appalti è Emaar, la più grande impresa di costruzioni araba.