In arrivo l’ultima idea bizzarra della BBC: rinnegare l’Annus Domini

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In arrivo l’ultima idea bizzarra della BBC: rinnegare l’Annus Domini

28 Settembre 2011

Assurdità made in Uk, nello specifico made in BBC. La società radiotelevisiva numero uno del Regno Unito ha deciso di mettere mano al calendario stravolgendo ‘l’ordine temporale’ delle cose. Lo ha fatto esprimendo la volontà di bandire le tradizionali espressioni “Avanti Cristo” e “Dopo Cristo” sostituendole con le più (a loro detta) laiche e neutrali “Common Era” o “Era Volgare”.

Per quale motivo, vi domanderete, questa esigenza impellente di ‘sconsacrare’ l’Anno Domini? Perché, a parere dei tutori dell’etica della rete britannica, questo tipo di datazione sarebbe offensiva per chi professa religioni differenti da quella cristiana.

L’iniziativa ha ovviamente irritato non poco i cristiani tradizionalisti che hanno denunciato – vedi il vescovo anglicano di origini pakistane, Michael Nazir-Ali – lo svilimento della base culturale, storica e linguistica del Cristianesimo. Ma storcono il naso anche all’interno dell’azienda. Basti pensare a Andrew Marr, star del programma politico domenicale su Bbc1, che ha fatto sapere che nel suo salotto tv le diciture “A.C.” e “D.C.” continueranno ad essere usate in linea con la tradizione perché se ne conosce il significato, al contrario del termine “Common Era”.

Ma è stato il sindaco di Londra Boris Johnson sulle colonne del Telegraph a infuocare la polemica, definendo la scelta editoriale dell’emittente inglese “puerile, assurda e antidemocratica”. Il primo cittadino si è reso conto di persona che, dopo aver effettuato colloqui con molti studiosi ebrei e musulmani, nessuno di loro ha mostrato di fatto di essere infastidito dall’uso di questi termini, a maggior ragione perché Gesù è una figura importante anche per l’Islam. Con la frase “non è una banalità burocratica” Johnson ha espresso tutta la sua preoccupazione per il fatto che l’unica tv sovvenzionata dallo stato e che si fa portabandiera dell’informazione con la “i” maiuscola prenda una posizione così radicale e influenzi, proprio per l’esempio che ne rappresenta, altri editori e broadcaster. Quel che è peggio, questo sul lungo periodo si tradurrebbe in un vero e proprio cambiamento culturale con ramificazioni sottili ma ampie.

Insomma, la BBC stavolta ha esagerato. Imporre arbitrariamente (senza che nessuno abbia mai sentito l’esigenza di sollevare la questione) l’adozione di un nuovo sistema di datazione, dando uno schiaffo al tradizionale e universalmente riconosciuto calendario Gregoriano cristiano, sembra essere solo un capriccio. Un capriccio che rinnega uno dei momenti più significativi della storia dell’impero romano: la decisione adottata da Costantino nel 330 D.C. di rendere il Cristianesimo religione ufficiale.

Potranno pure continuare a recitare il loro slogan “This is what we do” (“Questo è quello che facciamo), ma i signori della prima società radiotelevisiva del Regno Unito non dovrebbero perdere di vista la realtà e il buonsenso, in virtù di una (tanto decantata) imparzialità e di un rigore che in questo caso non hanno molto senso di esistere.