In Francia Dieudonné fa un passo indietro, ora parlerà di Africa
12 Gennaio 2014
di redazione
Il comico francese Dieudonné rinuncia al suo spettacolo dopo le accuse di incitazione all’odio razziale ed antisemitismo. In conferenza stampa, Dieudonné ha detto che "si chiude una pagina", che lui non è né "nazista" né "antisemita" e che toccherà alla giustizia dire se i suoi spettacoli erano così offensivi; poi, da artista navigato, annuncia un nuovo tour con "Asu Zoa", il nuovo spettacolo che parlerà di Africa. I francesi in larga parte disapprovano Dieudonné e la sua satira, oltre l’ottanta per cento secondo alcuni sondaggi; ma nello stesso tempo i nostri cugini transalpini non giudicano positivamente neppure l’attivismo con cui il Governo ha cercato di mettere il bavaglio al comico. Solo il 20 per cento degli intervistati infatti crede che l’esecutivo si sia comportato nel modo giusto. In ogni caso in Francia si mette in atto una operazione di contenimento verso un comico perlomeno controverso, in Italia dove i comici riducono la politica a una zombieland, fanno liste di proscrizione contro i giornalisti, evocando più di una teoria complottista, i comici fondano partiti e vengono seguiti da masse di cittadini arrabbiati.