In Francia perde il Fronte Nazionale ma anche il bipolarismo
16 Dicembre 2015
Dopo il voto, i giornali francesi commentano quasi unanimemente che la "paura" è "passata" e che il patto repubblicano tra Sarkozy e Hollande ha "tenuto" impedendo al Fronte Nazionale di vincere in qualcuna delle regioni.
La Francia che esce dal voto delle Regionali di ieri non ha alterato i suoi colori. I repubblicani del presidente Sarkozy hanno conquistato 7 macroregioni, il partito socialista ha resistito in 5. Ma il sistema bipolare francese è alle corde perché la destra estrema di Marine Le Pen è diventato ormai il primo partito francese ed è stata fermata solo dall’innaturale "desistenza" tra centrodestra e socialisti, con i secondi che hanno ritirato le proprie liste nelle regioni dove rischiavano di perdere.
Marine Le Pen non è riuscita a sfondare in nessuna regione francese ma incassa un bottino di 6,8 milioni di voto, aumentando il risultato complessivo rispetto al primo turno. Il Fronte Nazionale siederà in centinaia di consigli comunali. Tutto è rimandato alle prossime elezioni presidenziali e Marine Le Pen ieri ha ricordato ai militanti del Fronte, che si sono riuniti per festeggire comunque, come il partito stia montando da anni e continua a crescere. Insomma, per Le Pen il risultato si allontana ma è sempre a portata di mano.
La crisi del sistema bipolare d’Oltralpe dovrebbe far riflettere la politica italiana: anche nel nostro Paese è emersa una terza forza, il movimento 5 Stelle, che nei sondaggi appare competitivo quanto il partito della Le Pen, anche se fino adesso ha scontato lo stesso isolamento. E cosa stiamo facendo in parlamento? Ci si prepara a cambiare il sistema elettorale andando proprio nella direzione francese, cioè di un bipolarismo che mostra di essere alle corde. Stiamo asfaltando la strada per m5s?