In Germania è allarme conversioni all’Islam

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In Germania è allarme conversioni all’Islam

18 Settembre 2007

Il difficile rapporto tra tolleranza religiosa, diritto alla conversione e sicurezza preoccupano più in Germania che altrove, non fosse altro per i numeri. Secondo le recenti stime fornite dal Ministero degli Interni tedesco e diffuse dal settimanale Spiegel  in Germania tra il luglio 2004 e il 2005 più di 4000 persone si sono convertite all’Islam. Un dato ritenuto allarmante che merita una particolare attenzione alla luce dei recenti attacchi terroristici sventati in Germania alcuni giorni prima dell’ 11 settembre. La cellula trovata in possesso di 700 chilogrammi di perossido di idrogeno faceva parte dell’Unione della Jihad islamica, una organizzazione sunnita legata ad Al Qeada. Tra gli obiettivi dei terroristi vi era l’aeroporto internazionale di Francoforte e la base americana di Ramstein, la più grande in Europa. Sia detto una volta per tutte: il fenomeno delle conversioni non è legato direttamente al terrorismo. Tuttavia finisce inevitabilmente per affiancarsi se si pensa che due su tre terroristi arrestati a Oberschledorn erano tedeschi convertiti all’islam.

In occasione della prima conferenza islamica tra musulmani e rappresentanti del governo – tenuta a Berlino l’11 settembre- il ministro degli interni Wolfgang Schaeuble ha sottolineato come il vero rischio sia oggi rappresentato dai neo convertiti all’Islam, più difficili da identificare. Il ministro, nel corso della conferenza, ha più volte ricordato l’importanza del dialogo tra fedi diverse. E al giornalista che gli domanda perché proprio un ministro conservatore vuole il dialogo, lui risponde: «Per il semplice fatto che in Germania vivono 3 milioni di musulmani, cifra più o cifra meno e mancano ancora rapporti ufficiali tra le diverse comunità». Ma Muhammad Salim Abdullah dell’istituto islamico, Islam Archive, intervistato dallo Spiegel getta acqua sul fuoco. Secondo Muhammad Salim Abdullah in realtà il fenomeno delle conversioni riguarda perlopiù le donne che sposano un uomo di fede musulmana. Sempre secondo lo studioso le conversioni riguardano cittadini laureati e provenienti dalla classe media che si convertono per assecondare il loro «desiderio di libertà’ in quanto l’islam nasce dalle crisi personali e consente ad una persona di distinguersi e di elevarsi dalla massa». Tesi peraltro condivisa anche dal discusso professore ginevrino Tariq Ramadan autore tra gli altri di Essere musulmano europeo e L’islam in Occidente.  Ma se si legge in controluce le affermazione dei due – quando Ramadan e Salim Abdullah insistono nel dire che il ruolo dell’Islam è quello di fornire «spiritualità profonda, intelligente spirito critico e indipendente volontà libera» in realtà lasciano intendere che l’Europa a loro avviso non li possiede.

Di fronte alla massa di convertiti c’è nell’Unione chi propone un vero e proprio registro, una sorta di banca dati atta a raccogliere i convertiti all’Islam per monitorare il fenomeno. La proposta giunge  da Wolfgang Bosbach il vice capogruppo della CDU. Bosbach ha difeso la sua proposta nel corso di una trasmissione radiofonica dal titolo: I terroristi sono tra noi: quanto è in pericolo la Germania? Dure sono state le repliche da parte della SPD, dei Verdi e dei liberali FDP che hanno bollato la proposta come «assurda, ridicola e infattibile». Tra i contrari alla  proposta di Bosbach vi è anche Dieter Wiefelspuetz, il portavoce del capogruppo della SPD al parlamento, che ha definito la banca dati ‘una velenosa spazzatura’. Cautela e scetticismo si avvertono nella stessa CDU.  Perfino il ministro bavarese alla giustizia Beate Merk – nel corso di un’intervista rilasciata al Neuen Osnabrueck Zeitung–  ha definito l’idea difficilmente conciliabile con i principi costituzionali tedeschi.

Al di là della proposta di Bosbach che a oggi non supera i classici criteri razionali di efficienza ed efficacia, (senza poi voler indagare sul rispetto o meno dello Stato di diritto), il problema resta aperto andando oltre i confini tedeschi: come difendere l’occidente dall’estremismo islamico e come arginare questo fenomeno?