In Iran l’odio per l’Occidente comincia a scuola

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In Iran l’odio per l’Occidente comincia a scuola

15 Febbraio 2007

Il dibattito sul significato della ricerca da parte dell’Iran di ottenere armi nucleari sta ricevendo molta attenzione da parte dei media. Ma armi nucleari a parte, l’Iran è già in procinto di prepararsi per la guerra contro l’Occidente su un altro livello – attraverso i testi scolastici. Gli studenti iraniani infatti sono sottoposti ad un costante curriculum di odio verso l’Occidente che li prepara a sacrificare le loro vite per una guerra globale che finirà o con la vittoria di un Islam mondiale o con un martirio collettivo. Questo e’ uno dei risultati principali di uno studio di 115 testi scolastici e guide per gli insegnanti iraniani che il Centro per il Monitoraggio dell’Impatto della Pace (Center for Monitoring the Impact of Peace) ha appena completato.

Il Jihad tra i banchi di scuola

I testi scolastici descrivono un quadro allarmante di un regime che divide il mondo tra forze "buone" e "cattive" e mette l’Iran della Rivoluzione all’apice del campo dei "buoni" e definisce il combattimento del "male" fino al suo sradicamento o fino alla fine del campo del "bene" come una missione religiosa. Le parole dell’Ayatollah Khomeini vengono citate in un testo per il liceo: "O ci stringeremo le mani gli uni con gli altri per la gioia della vittoria dell’Islam nel mondo, o tutti noi ci ritroveremo nella vita eterna del martirio. In entrambi i casi, il successo e la vittoria saranno nostre!" Il campo del "male", descritto anche con altri epiteti come "gli Oppressori", "Gli arroganti" e "I Divoratori del Mondo", indica tutto l’Occidente dietro alla guida degli Stati Uniti, "Il Grande Satana". "Ora, al fine di continuare la Rivoluzione Islamica", così descrive il passaggio in un testo per la scuola media, "e’ nostro compito di continuare con tutta la nostra forza la rivolta contro gli Arroganti e gli Oppressori e di non smettere fino a quando tutti i comandamenti dell’Islam e la diffusione del messaggio di salvezza che "non esiste Dio al di fuori di Allah" diventeranno realtà in tutto il mondo".

A lezione di martirio e guerra globale

Questo tipo di guerra viene chiamata "Iniziativa Jihad" (Jehad-e Ebtedayi) e viene spiegata in un altro testo per la scuola media. La lotta contro l’Occidente va anche attraverso la cultura, dal momento che l’Occidente e’ accusato di utilizzare la propria cultura come arma per la dominazione del mondo. L’Occidentalizzazione riceve l’epiteto di "Occidentossicazione" (Gharbzadegi) e viene vista come la negazione stessa dell’identità mussulmana e come nemico giurato della Rivoluzione Islamica. Accanto all’educazione all’odio per l’Occidente, i testi scolastici cercano di infondere negli studenti uno spirito di preparazione militare. Usano versi del Corano e dichiarazioni fatte dai leader della Rivoluzione Islamica durante le esercitazioni militari e l’insegnamento all’uso di armi e esplosivi nelle lezioni di "Preparazione alla difesa", insegnato a scuola agli studenti delle medie (dai 13 anni). I libri per queste lezioni includono avvertimenti contro gli attacchi imminenti dei nemici, che contribuiscono a creare una mentalità di oppressione tra gli studenti. I libri indottrinano gli studenti a prepararsi alla guerra anche attraverso un incoraggiamento al martirio. Lo spirito della ricerca del martirio (shahadat-talabi) è coltivato attraverso vari strumenti: versi del Corano e citazioni di imam sciiti, storie e poesie che glorificano i martiri del passato e del presente e i testamenti dei martiri letti durante le lezioni e affissi sui muri delle classi. Il tema predominante del sangue dei martiri e il suo simbolo – il tulipano rosso – sono caratteristiche presenti ovunque nei testi scolastici, espresse sia verbalmente che attraverso illustrazioni.

L’Iran totalitario e i doveri dell’Europa

I testi in questione risalgono tutti all’era del Presidente Mohammad Khatami, il cosi’ detto presidente "moderato" che e’ stato al potere dal 1997 al 2005. Questi testi sono tuttora in uso nelle classi iraniane oggi. Quando si tratta di formare le menti dei giovani, il curriculum scolastico gioca un ruolo fondamentale. E’ uno strumento chiave che i regimi totalitari della Germania Nazista, della Russia Stalinista e del Giappone Imperiale hanno utilizzato per creare un profondo senso di lealtà verso il regime e per preparare i giovani a sacrificare se stessi per i loro piani di dominazione del mondo. Quando l’Iran inviò 36 mila studenti verso la loro morte durante la guerra contro l’Iraq durata otto anni, i giovani ragazzi urlavano slogan che celebravano il martirio. I testi scolastici iraniani rivelano una visione spaventosa di un regime estremista che prepara i suoi giovani alla Jihad e al martirio in una guerra globale e apocalittica contro l’Occidente, i suoi ideali e i suoi valori. Gli europei, che sono parte essenziale dell’Occidente e l’obiettivo dell’Iran rivoluzionario, deve venire a conoscenza di questi testi, denunciarli come forma di abuso di bambini e come minaccia alla pace e alla sicurezza nel mondo e richiedere una riforma come condizione a futuri scambi con l’Iran. Crediamo fortemente che sia un imperativo morale dell’Europa di guidare l’opinione pubblica contro questi libri e di lavorare con altri paesi e con l’Unione Europea e altre istituzioni a questo fine.

Dr. Arnon Groiss è il direttore del Center for Monitoring the Impact of Peace (CMIP), una ONG specializzata nel monitoraggio dei contenuti de testi scolastici nel Medio Oriente. E’ co-autore, con Nethanel (Navid) Toobian, di uno studio sui testi scolastici iraniani, che è disponibile sul sito del centro www.edume.org

(traduzione di Giordana Grego)