In Libia di nuovo lo spettro della guerra civile
19 Maggio 2014
di redazione
In Libia torna lo spettro della guerra civile, dopo che il generale Haftar ha condotto i carri armati a Tripoli e scatenato l’inferno a Bengasi. Due i morti nella capitale, 80 nella città che si ribellò per prima. Gheddafi. L’Italia chiede che le Nazioni Unite e la comunità intenzionale non rinuncino a stabilizzare il Paese uscito dalla guerra civile del 2011. Oggi ne hanno parlato sia il premier Renzi che il ministro degli esteri Mogherini. Secondo Mogherini non bisogna rinunciare alla "strada della riconciliazione nazionale, della riforma costituzionale e delle elezioni". Occorre piuttosto "accompagnare e sostenere i libici nel fare questo sforzo sulla strada della transizione nazionale. L’unica strada è questa". Sulla Libia e’ intervenuto anche il presidente del consiglio Matteo Renzi: "la vicenda libica non si risolve se non per via internazionale, nessun singolo Paese può da solo pensare di risolvere una situazione drammatica come quella libica", ha detto il premier.