In Puglia si allarga l’indagine sulla malasanità ed è tutta a carico del Pd

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

In Puglia si allarga l’indagine sulla malasanità ed è tutta a carico del Pd

30 Giugno 2009

Ormai manca solo l’ufficializzazione delle dimissioni della seconda vittima eccellente delle indagini sulla malasanità in Puglia. Lea Cosentino, attuale direttore generale della Asl Bari, molto vicina agli ambienti PD pugliesi, risulta iscritta nel registro degli indagati nel filone d’inchiesta sugli appalti dell’ASL Bari. Turbativa d’asta è l’ipotesi di reato per l’avvocatessa Cosentino, unica donna a ricoprire il ruolo di direttore generale in Puglia. 

L’indagine ha già visto cadere l’ex Assessore regionale alla sanità, Alberto Tedesco, poi sostituito da Tommaso Fiore, medico anestesista barese.

Negli ambienti regionali la parola d’ordine è silenzio: nessun commento fino a che il Presidente non detterà la linea da seguire. Appena rientrato dal Canada, Vendola, incontrerà prima l’Assessore regionale Fiore e poi la Cosentino. Anche se, nei corridoi della Regione, le dimissioni della dirigente sono date per certe, anche in base ad una dichiarazione già rilasciata dal Presidente regionale qualche giorno fa:  “l’assessore alla Salute Tedesco molto correttamente, ha fatto un passo indietro quando si parlava di lui come di un amministratore raggiunto da un avviso di garanzia. Questa regola vale per tutti noi: è la maniera di procedere più giusta giacché c´è innanzitutto l´esigenza di tutelare in qualsiasi momento l´istituzione Regione e inoltre, di avere le mani libere per difendersi dalle accuse”.

L’Assessore Fiore informerà Vendola su ciò che è accaduto nei giorni della sua assenza e sulla necessità di riorganizzare il sistema degli appalti sanitari. Intanto, dalle indagini del PM Giuseppe Scelsi, risulterebbe che la Cosentino avrebbe preso parte a delle feste organizzate dall’imprenditore barese Tarantini, indagato anche per i rapporti intercorsi con il Premier Berlusconi. Lo stesso Tarantini avrebbe anche partecipato al compleanno della manager insieme ad altri invitati.

Francesca Conte, difensore della Cosentino, dichiarando piena fiducia nell’operato della magistratura, ha sottolineato che i soggiorni in Sardegna la Cosentino li avrebbe pagati di tasca propria con carte di credito personali.

Il Capogruppo del PDL al Senato, Maurizio Gasparri non ha dubbi: “Come avevamo detto la confusione rosa era stata sollevata per coprire in Puglia lo scandalo rosso della sanità. Manager e politici definiti dalemiani balzano alle cronache mentre il comunista Vendola e’ stato convocato in procura per rispondere sulle malefatte del suo apparato. La prova della malafede – continua Gasparri – sta nella lista delle elezioni europee, servita a liberare un posto al Senato per l’ex assessore PD Tedesco, indagato e messo in condizione come primo dei non eletti di arrivare al Senato al posto di De Castro inviato a Strasburgo. Se sei indagato, ti promuovo. Nel frattempo D’Alema partecipava a pranzi elettorali pagati da indagati. Sanità, pranzi, posti al Senato: D’Alema ci spieghi”

Ed intanto i cittadini pugliesi continuano a pagare le tasse aumentate dal Governo Vendola per limitare il deficit sanitario, che invece aumenta a dismisura.