In questa fase politica serve un gesto di responsabilità anche dalla Carfagna
23 Novembre 2010
Senatore Quagliariello, questa storia della Carfagna come finirà?
L’arte della politica consiste anche nel saper trasformare una cosa cattiva in una buona.
Qui la cosa cattiva qual è? Il comitato di affari denunciato dal ministro? O il fatto che il ministro abbia fatto una denuncia?
In un’ora decisiva per il Paese, il gruppo dirigente del Pdl non può dividersi su questioni locali.
Cosa suggerisce?
In certi momenti è necessario mettere da parte alcune questioni. E chi ha incarichi più importanti ha obblighi maggiori.
Ce l’ha con la Carfagna?
Mara finora ha dimostrato grande caparbietà e amore per la politica. Ora dimostri anche la maturità di sapersi fermare, senza aver paura di contraddirsi.
Addirittura?
Sciascia avrebbe voluto questa epigrafe per la sua vita: contraddisse e si contraddisse. Il rischio è che si esponga il Pdl ad una campagna di strumentalizzazione paradossale: molti di noi – come Mara, come me – non ci saremmo stati senza il rinnovamento operato da Berlusconi in politica. Ora non lasciamo che questa nostra storia venga criminalizzata.
Cosentino avrebbe minacciato di non votare la fiducia il 14 dicembre.
Tutti facciano un passo indietro. La Campania ha problemi sociali stratificati nel tempo, poi c’è stata la cattiva e prolungata gestione del centrosinistra. Noi siamo un partito liberale e non possiamo comportarci come un’avanguardia illuminista e giacobina che propugna un cambiamento istantaneo e illusorio. Puntiamo invece ad un cambiamento graduale della realtà, come già stiamo facendo nella Sanità.
Nel Pdl non comandano gli affaristi?
No. Ma ben vengano anche le provocazioni. Se serve si discuta, ma nei luoghi e nei tempi debiti.
Per lei non esiste un problema-Cosentino?
Cosentino da 15 anni è di fatto appeso ad accuse di pentiti formalizzate solo a ridosso delle scorse regionali, e non gli è stata data nemmeno la possibilità di discolparsi. Perché chi giustamente oggi chiede questo per Lombardo non ha chiesto lo stesso per Cosentino?.
Poi c’è la vicenda della loggia anti-Caldoro?
Lì c’è stato un chiarimento interno. Ma per tutti e due i casi non possiamo dimenticare di essere garantisti.
Poi ci sono le divergenze sui rifiuti?
Mara pone un problema di agibilità politica: pronti a discuterne. Ma non possiamo esporre il Pdl a strumentalizzazioni indegne per le quali il partito sarebbe il frutto di una storia criminale.
Chi sarà il candidato sindaco a Napoli?
Sapremo scegliere esponenti di una classe dirigente nuova che cresce. Lo faremo pensando al territorio e senza strumentalizzare il tema della legalità. Alle Regionali De Luca – indagato – ha impostato la campagna elettorale sulla legalità contro Caldoro che non era indagato. Quel modo di fare non ci appartiene e non ha pagato. Non seguiremo la sinistra nei suoi errori.
(Tratto da Il Mattino)