Inchiesta di Trani. Berlusconi: “Indagine grottesca e scandalosa”

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Inchiesta di Trani. Berlusconi: “Indagine grottesca e scandalosa”

15 Marzo 2010

"E’ una iniziativa grottesca". Così definisce il presidente del Consilgio Silvio Berlusconi l’inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura di Trani nei suoi confronti in riferimento ad alcune intercettazioni telefoniche con il commissario dell’Agcom Giancarlo Innocenzi sul programma Annozero di Michele Santoro.

"Sono scandalizzato perché a Trani ci sono state palesi violazioni di legge", aggiunge il premier che assicura di non essere affatto preoccupato perché "sono intervenuto a destra e a manca" contro i processi in tv e le mie sono "posizioni non soltanto lecite ma doverose". "Sul contenuto – ha precisato il leader del Pdl – non sono affatto preoccupato perché è un diritto del presidente del Consiglio di parlare al telefono con chiunque senza essere intercettato anche surrettiziamente come avvenuto qui".

Per il Cavaliere, che ieri aveva parlato anche di "clima avvelenato" di cui la manifestazione di sabato non sarebbe che la fotografia, "la sinistra ha armato le procure contro di noi e usa le intercettazioni e la giustizia ad orologeria per la sua campagna di insulti". Secondo fonti vicine alle indagini, il Cavaliere sarebbe ora formalmente indagato dalla procura di Trani nell’inchiesta Rai-Agcom.

Intanto con una nota l’avvocato Ghedini chiarisce quali sono a suo avviso i termini giuridici dell’inchiesta portata avanti dalla procura pugliese. "L’irrilevanza penale dei fatti, e comunque la totale e assoluta incompetenza territoriale di quella Procura" sono dimostrate, secondo Niccolò Ghedini, dalle notizie sulle indagini in corso a Trani. Ghedini sottolinea inoltre "la reiterata e continua violazione del segreto di indagine".

Nella nota Ghedini spiega: "Tutto è nelle mani della procura e degli investigatori e, guardacaso, a pochi giorni dalle elezioni, si leggono non solo i contenuti delle intercettazioni, ma perfino i precisi numeri delle stesse e, pur anche, i nomi di chi sarà interrogato nei prossimi giorni – aggiunge -. Tutto ciò non solo è inaccettabile, ma è in palese e conclamata violazione di legge e concretizza una pluralità di reati e di responsabilità disciplinari che dovranno essere accertati e severamente sanzionati".