Inchiesta G8. Bondi: “Niente a che fare con i faccendieri”

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Inchiesta G8. Bondi: “Niente a che fare con i faccendieri”

09 Maggio 2010

Niente a che fare con "faccendieri" e anzi, il merito di aver agevolato "il lavoro della magistratura": è quanto rivendica il ministro dei beni culturali, Sandro Bondi, in una nota con la quale replica alle notizie apparse oggi sul Corriere della Sera e su Repubblica circa la nomina a di Riccardo Miccichè a direttore dei lavori per il restauro dei Grandi Uffizi.

"Oggi alcuni quotidiani danno il meglio di sé‚ nell’esercizio di lordare anche la mia onestà – dice Bondi – . Avrò il tempo per medicare le ferite alla mia onorabilità che, attraverso alcuni articoli, mi sono state inferte. Nel frattempo, desidero rivendicare il merito di aver proceduto al commissariamento dell’area archeologica di Pompei, dei Fori Romani, di Brera e degli Uffizi. Per quanto riguarda il Museo degli Uffizi – conclude il ministro -, appena ho avuto conoscenza delle indagini della magistratura, ho revocato immediatamente il commissariamento per agevolare il lavoro della magistratura stessa, proprio perché‚ non ho nulla a che fare con faccende e faccendieri di cui si parla".

In difesa del ministro sono scesi numerosi esponenti della politica. "Non penso che la stampa abbia il diritto, in un Paese civile come dovrebbe essere il nostro, di cercare di gettare fango su persone oneste sulla base di sospetti e di insinuazioni a dir poco inaccettabili. Quanto leggo oggi circa l’amico e collega Sandro Bondi, la cui rettitudine ed onestà sono fuori discussione, mi suscita profonda indignazione. Troppo spesso ho l’impressione di trovarmi di fronte a una stampa ‘dopatà che pubblica qualsiasi cosa pur di cercare di vendere qualche copia in più". Lo afferma in una nota il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla in merito alle notizie di stampa apparse oggi su presunte responsabilità del ministro Bondi nella gestione del Museo degli Uffizi.

Sulla polemica dell’appalto ai Grandi Uffizi, l’on Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del PdL, in una nota afferma di voler respingere "nel modo più netto il gioco al massacro in corso. Oggi alcuni giornali esercitano una inaccettabile operazione nei confronti del ministro Bondi, di cui è nota la cristallina onestà". "L’auspicio che fra politica e giustizia vi sia un rapporto fisiologico, basato sul reciproco rispetto e sul riconoscimento delle rispettive prerogative, sarà più difficile da realizzarsi finchè vi sarà chi alimenta giochi al massacro fondati unicamente su congetture. Al ministro Bondi, la cui integrità non è in discussione, piena solidarietà". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del PdL.

Maurizio Lupi, il vicepresidente Pdl della Camera, definisce la questione "la solita vergognosa campagna mediatica fatta di indiscrezioni sbattute in prima pagina sui giornali. Sarebbe ora di finirla con questo gioco perverso che avvelena il dibattito politico e mette a rischio la nostra democrazia", ha concluso.