Inchiesta G8. Il pm Achille Toro si dimette dalla magistratura

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Inchiesta G8. Il pm Achille Toro si dimette dalla magistratura

17 Febbraio 2010

Il procuratore aggiunto della capitale, Achille Toro, si è dimesso dall’ordine giudiziario. Il magistrato, indagato per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio, ha deciso di dimettersi "in maniera definitiva", volendo essere libero di difendere la sua onorabilità e quella del figlio Camillo, indagato per favoreggiamento, ha spiegato una fonte.

"Desiderando di eliminare ogni ragione di imbarazzo nell’ambiente di lavoro con grande rammarico ma con animo sereno dichiaro la mia volontà di dimettermi dall’ordine giudiziario con effetto immediato", scrive Toro. Domani la Procura informerà della decisione il ministro della Giustizia.

Già in giornata era trapelata la notizia che, per il procuratore aggiunto capitolino indagato nell’ambito dell’inchiesta di Firenze (ormai passata a Perugia) sugli appalti per i lavori a La Maddalena per il G8, si profilava un procedimento disciplinare. Il sostituto procuratore generale della Cassazione Ignazio Patrone ha infatti inviato una comunicazione al procuratore capo della Repubblica di Roma Giovanni Ferrara per avere informazioni "con urgenza" in merito alla vicenda di cui lo stesso ha avuto contezza sulla base di quanto riportato dagli organi di stampa.

"A completamento della segnalazione e al fine di un esame preliminare della stessa" il Pg chiede a Ferrara di inviargli alcune informazioni. Anzitutto, la "conferma dalla avvenuta iscrizione di notizia di reato al RGNR (registro generale notizie di reato, ndr.) dal suo ufficio per fatti collegati a (o connessi con) quelli per i quali ha proceduto il pm di Firenze". Tale informazione, in particolare, dovrà riguardare la data dell’iscrizione, il titolo dei reati, le persone indagate, i magistrati assegnatari, i principali atti di indagine compiuti.

Analoghe notizie sono chieste dal magistrato anche riguardo al procedimento relativo a presunti abusi edilizi al centro sportivo Salaria Sport Village "per il quale potrebbe esservi stata la fuga di notizie circa il sequestro/dissequestro delle opere eseguite". Tra le altre informazioni chieste se vi siano state riunioni tra i pm di Roma con quelli di Firenze; se Toro abbia rimesso l’incarico di coordinatore del pool che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione non appena avuta notizia di essere indagato. Infine, il pg chiede se il procedimento in questione "fosse assegnato al gruppo di lavoro coordinato da Toro, se egli abbia mai partecipato a riunione in cui si è parlato di detta indagine, se siano avvenuti accessi al RE.GE. riguardanti lo stesso procedimento, con particolare riferimento al periodo tra giugno del 2009 ed il gennaio 2010, quando alcune delle persone sottoposte da indagine a Firenze, secondo il gip di quella sede, appaiono ‘in grado di muoversi anche all’interno degli uffici giudiziari romani al fine di avere informazioni sui processi che possono interessare loro’".