Inchiesta Mediaset. Giudici non concedono legittimo impedimento a premier
01 Marzo 2010
di redazione
I giudici della prima sezione penale del tribunale di Milano, che giudicano sul processo per i diritti televisivi di Mediaset, non hanno concesso il legittimo impedimento a Silvio Berlusconi, impegnato oggi in un consiglio dei ministri.
I giudici, presieduti da Edoardo D’Avossa, non hanno ritenuto di concedere il legittimo impedimento, disponendo quindi la prosecuzione del processo, poichè, in sostanza, hanno considerato che il consiglio dei ministri di oggi è stato fissato in una data successiva a quella in cui era già stata stabilita l’udienza di oggi. Inoltre, il collegio, ha considerato che nel frattempo altre tre udienze erano saltate. Tra le altre cose, i giudici hanno spiegato che "nulla è stato dedotto" riguardo la necessità e inderogabilità del consiglio dei ministri di oggi. Hanno anche sottolineato come l’udienza di oggi facesse parte di un calendario fissato da tempo tra le parti.
"Quanto è accaduto a Milano supera ogni precedente. Se fossimo al punto in cui la magistratura dovesse pensare di poter dettare l’agenda del Governo, inclusi tempi e modi di svolgimento di un Consiglio dei Ministri, vorrebbe dire che presto l’Italia non sarà una Repubblica, ma una ‘Repubblica giudiziaria’". Lo afferma il portavoce del Pdl Daniele Capezzone riferendosi alla decisione dei giudici della Seconda Sezione Penale del Tribunale di Milano che non hanno accolto l’istanza di legittimo impedimento presentata dai legali di Silvio Berlusconi, impegnato oggi in un consiglio dei ministri.