Incidenti di montagna. Domenica tragica: 2 morti e 6 feriti, 15enne in coma

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Incidenti di montagna. Domenica tragica: 2 morti e 6 feriti, 15enne in coma

04 Luglio 2010

Due morti, uno in Alto Adige e l’altro sulle Alpi Graie, dove il Piemonte confina con la Francia. E poi tre baby alpinisti feriti, uno in modo grave, sul Monviso, di nuovo in Piemonte, e una raffica di soccorsi sul Gran Sasso, in Abruzzo. È il bilancio degli incidenti di montagna in questa prima domenica di luglio, tra voglia di fuggire al caldo delle città, inesperienza e un pizzico di imprudenza.

Il primo incidente mortale questa mattina di buon ora sul versante francese delle Levanne, gruppo montuoso delle Alpi Graie a circa 3.500 metri d’altitudine. Un uomo, Gianluca Spaghetto di 39 anni, residente in provincia di Torino, ha perso l’equilibrio, forse tradito dallo spostamento di una pietra, ed è precipitato per decine di metri. Inutile l’intervento del soccorso alpino francese. La seconda vittima oggi pomeriggio in Alto Adige, sulla ferrata Santner, una classica delle escursioni estive a 2.700 metri di quota sul Catinaccio. L’alpinista ha perso un appiglio, forse a causa delle tracce di neve tardiva presenti sulla parete. La stessa in cui lunedì scorso è morto un altro alpinista, un tedesco, che era privo delle dotazioni di sicurezza.

L’eccessiva difficoltà della via scelta per salire a Punta Udine, 3 mila metri di altezza sul massiccio piemontese del Monviso, sembra essere invece la causa dell’incidente in cui sono rimasti feriti tre baby alpinisti. Facevano parte di un gruppo di 28 giovani della scuola di alpinismo di Orbassano (Torino) e, dopo aver trascorso la notte ai 2.700 metri del rifugio Giacoletti, avevano iniziato la salita alla punta dal colle del Coulour del Porco. All’improvviso la caduta lungo il canalone innevato, che in quel punto è parecchio ripido, e l’intervento del soccorso alpino e del 118. I due alpinisti meno gravi, Lorenzo e Stella di 14 e 16 anni, vengono ricoverati all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Il primo ha un trauma facciale, la ragazza soltanto alcuni ematomi e un grande spavento. Grave invece l’amico Gabriele, 15 anni, che viene ricoverato con un brutto trauma cranico al Cto di Torino, dove è tenuto in coma farmacologico, assistito dai genitori che sono corsi al suo capezzale.

Meno gravi gli incidenti che si sono registrati sul Gran Sasso. Due sul Corno Grande, dove il soccorso alpino ha recuperato un alpinista che accusava sintomi di spossatezza e un secondo che si è procurato la distorsione della caviglia destra scivolando dalla vetta orientale. M.P., 35 anni di Ancona, si è invece lussato una spalla cadendo nel Canale Bonacossa, sul Corno Piccolo.