Inciucio Bersani-Renzi-Vendola su Romano Prodi, standing ovation per il passato che fu
19 Aprile 2013
I grandi elettori del Pd si riuniscono e cambiano rotta, puntando sulla candidatura di Romano Prodi al Quirinale. Il Pd (ma non si sa con quanti franchi tiratori) sembra convergere sul nome del Professore e anche da Sel e i vendoliani arriva un ok convinto. Ma per eleggerlo bisognerà aspettare la quarta votazione con maggioranza semplice.
Si spera nei montiani che però, al momento, fanno il nome del ministro Cancellieri, che diventa anche la carta del Pdl. Indiscrezioni parlano di contatti tra Centrosinistra e 5 Stelle per puntellare il nome di Prodi, con i grillini che al momento sono ancora fermi su Rodotà.
Se il piano di Bersani era comunque quello di trovare altre strade ‘bruciato Marini’, come si è letto in queste ore, si può pensare che ormai si allonta una candidatura non divisiva sulla presidenza della Repubblica, che sia in grado di "pacificare" il Paese.
"Il Pd scarica le sue contraddizioni interne sul Paese," dice il senatore Gaetano Quagliariello (Pdl), ma potrebbero esserci delle sorprese, proprio Cancellieri. Una cosa sembra chiara dalle prime reazioni del Pdl, compresa quella del segretario Alfano, al nome di Prodi: il Pd aveva fatto il nome di Marini evocando una scelta responsabile e condivisa. Ma poi ha smentito questo metodo dimostrandosi una forza politica ancora una volta irresponsabile.