India, 186 morti causa monsoni
03 Agosto 2007
di redazione
186 morti e almeno 19 milioni di sfollati, questo il tragico bilancio della violenza delle piogge monsoniche e dalle conseguenti valanghe di fango nella regione dell’India settentrionale dell’Uttar Pradesh e nel Bangladesh.
In certe zone dello stato i fiumi si sono ingrossati talmente tanto da non consentire la fuga delle persone e in certi momenti la forza delle acque non ha dato il tempo di reagire ai residenti. La violenza degli elementi ha inoltre distrutto case, ponti e strade, rendendo ancora più difficili le operazioni di salvataggio per la già poco efficente macchina dei soccorsi.
“Almeno 12 persone, la maggior parte donne e bambini, sono morte a causa di incidenti dovuti alla pioggia nelle ultime 24 ore”, ha riferito alla Ap la portavoce della polizia dell’Uttar Pradesh, Surendra Srivastava.
I monsoni sono una componente basilare della agricoltura indiana e occorrono da giugno a settembre, allo stesso tempo però provocano inevitabilmente un numero elevatissimo di morti, lo scorso anno almeno un migliaio di persone avrebbero perso la vita a causa di frane, smottamenti e improvvisi crolli di edifici.