India. Due milioni di volontari per il nuovo censimento

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India. Due milioni di volontari per il nuovo censimento

31 Marzo 2010

Due milioni e mezzo di volontari per stimare la popolazione indiana. Questi i mezzi che il governo di Nuova Delhi ha previsto per effettuare il censimento in India, che inizierà domani. L’ultimo conteggio, di  un miliardo e 28 milioni, risale a dieci anni fa.

"Il più grande conteggio nella storia dell’umanità". Così il ministro dell’Interno indiano, Palaniappan Chidambaram, ha definito l’operazione che darà nome e cognome a oltre un miliardo di persone.

A differenza dell’ultimo conteggio, questa volta ai cittadini sarà sottoposto un modulo con una serie di domande su età, residenza, lavoro, livello scolastico, lingua, religione, ma anche sull’accesso Internet e alla telefonia mobile. Tutti dati che incrociati forniranno un quadro dell’India conforme alla realtà attuale e che permetteranno al governo di stabilire politiche più mirate per migliorare il livello di vita dei suoi cittadini. Al termine del censimento sarà creata un’anagrafe digitale, il National Population Register.

Grazie a questo progetto potranno essere rilasciate, entro il 2013, carte d’identità per tutti gli indiani con più di 15 anni di età.  La mente organizzativa è il fondatore della società Infosys, Nandan Nilekani, considerato uno delle "menti informatiche" più brillanti del Paese. Il censimento, che avrà un costo complessivo di oltre 360 miliardi di euro, sarà diviso in due fasi: fino a luglio verrano censite le abitazioni e coloro che vi risiedono, mentre nella seconda fase, che scatterà nel febbraio 2011, verranno contate esclusivamente le persone che vivono in India.