India: governo in crisi per accordo con Usa su nucleare
09 Ottobre 2007
di redazione
Gli esponenti del governo indiano e il
partito comunista, una delle formazioni che lo sostiene, si incontreranno oggi
per discutere dell’accordo con gli Stati Uniti sull’energia nucleare che sta logorando i rapporti all’interno della maggioranza.
Si parla anche di elezioni anticipate.
Il quarto e probabilmente ultimo incontro
tra gli esponenti delle due parti potrebbe portare alla fine dello scontro tra
gli uomini del primo ministro Manmohan Singh e gli alleati di sinistra, ma
molti prevedono un fallimento dei colloqui, con i comunisti decisi a non
ratificare un accordo che, a loro dire, renderebbe il Paese succube degli Usa.
Se l’intesa dovesse passare, si
tratterebbe di una pietra miliare nella storia delle relazioni tra i due paesi,
contrapposte negli anni della Guerra Fredda. L’accordo permetterebbe all’India
di importare reattori e combustibile nucleare dagli Usa, nonostante il Paese
non abbia mai aderito al trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
I critici, tra cui molti membri del
Congresso, sostengono che l’accordo ricompensa ingiustamente l’India e vanifica
gli sforzi fatti dagli Usa per combattere le ambizioni nucleari di altri Paesi,
primo fra tutti l’Iran.