India, Marò. Barroso non fa sconti: “pena di morte inaccettabile”
30 Gennaio 2014
di redazione
L’India inizia a mostrare imbarazzo per la rilevanza assunta dalla vicenda dei Marò italiani a livello internazionale, soprattutto dopo le parole del presidente della Coommissione europea, Barroso, e la maggiore coesione dimostrata dal parlamento italiano, con la missione appena conclusa a New Delhi. Secondo indiscrezioni della stampa indiana, il governo avrebbe chiesto al ministero della Giustizia di rivedere la applicazione della legge contro la pirateria che nel caso dei nostri fucilieri di marina comporterebbe la pena capitale. "La pena di morte è inaccettabile", ha detto Barroso, "sono state attivate una serie di iniziative" e la Ue potrebbe dare una stretta sul trattato di libero scambio con l’India o sui progetti di cooperazione, che non vogliono certo dire poco a livello di partnership internazionali. Anche Barroso ha ricordato come la vicenda sia influenzata dal voto in India ("il rischio emotività può farla da padrone"), mentre la delegazione bicamerale è pronta a chiedere un intervento diretto sulla vicenda del Capo dello Stato.