India, muore l’infermiera colpita con l’acido. Un mese di agonia
02 Giugno 2013
di redazione
Preeti Rathi, 23 anni, infermiera, è morta dopo un mese di atroci sofferenze in India. La ragazza era stata attaccata il 2 maggio scorso con acido da alcuni sconosciuti nella capitale Mumbai – ieri è sopraggiunta la morte per disfunzione polmonare. Dopo il ricovero in un ospedale privato, Preeti è stata sottoposta a innumerevoli interventi chirurgici, al volto, agli organi interni, visto che la sostanza, ingerita almeno in parte, le aveva distrutto lo stomaco. Alla fine, i medici si sono arresi, la morte è arrivata alle 4 di stanotte. Le sue probabilità di sopravvivenza erano comunque bassissime. Intanto è polemica tra i vari organismi dello Stato e delle forze di sicurezza che si rimpallano responsabilità e indagini che almeno per adesso non hanno portato a nulla. Un giovane è stato arrestato ma non c’entrava nulla con chi ha sfigurato la Rathi. Le donne sfigurate con l’acido, gli stupri, la notizia della bambina bruciata viva ieri dalle madri delle sue amichette, tutto dimostra che l’India è una grande democrazia che deve fare ancora molti passi avanti per superare tradizioni e arretratezza millenaria.