India. Rilasciati i 700 passeggeri sequestrati dai ribelli

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

India. Rilasciati i 700 passeggeri sequestrati dai ribelli

22 Aprile 2009

I passeggeri del treno sequestrato dai ribelli maoisti nell’India orientale sono stati rilasciati, secondo quanto riferisce la Bbc.

Il sequestro del treno passeggeri indiano, con 700 persone a bordo o più di 400 secondo fonti differenti, è stato compiuto nelle prime ore del mattino da un gruppo di circa 200 ribelli maoisti nel distretto di Latehar, stando a quanto riferito dal ministero dell’Interno. Il convoglio partito da Barkana e diretto a Mughalsarai è stato attaccato e preso in ostaggio alla stazione di Hehegada. In precedenza i media indiani hanno riferito che una 50ina di ribelli hanno compiuto un attentato dinamitardo nella stazione di Utari e fatto saltare il collegamento ferroviario nel distretto di Palamau, a circa 190 chilometri da Ranchi, capitale dello stato di Jharkhand. Secondo la polizia, l’intenzione dei maoisti che vogliono boicottare le elezioni in corso in India era di colpire l’espresso per Nuova Delhi che doveva transitare nella stazione di Utari appena mezz’ora dopo lo scoppio.

È durato così poche ore il sequestro del treno con centinaia di passeggeri a bordo nel distretto indiano di Latehar e un portavoce dei maoisti l’ha definito un gesto dimostrativo. Sia i ribelli maoisti sia gli estremisti islamici del Kashmir indiano hanno lanciato appelli per boicottare le elezioni generali in corso per cinque tornate che si concluderanno il prossimo 13 maggio e per le quali sono chiamati al vorto 710 milioni di elettori. L’attacco è avvenuto alla vigilia della seconda giornata di votazioni. Durante la prima giornata, giovedì scorso, almeno 17 persone avevano perso la vita in quattro attentati compiuti dai maoisti nell’India orientale. I ribelli maoisti sono attivi in 13 dei 35 stati indiani e secondo il primo ministro Manmohan Singh rappresentano la più grave minaccia alla sicurezza mazionale.