Ineleggibilità. Quagliariello (Pdl): “Avviare una seria riflessione”
26 Febbraio 2010
di redazione
"La giusta esigenza di dare voce e rappresentanza alle comunità italiane all’estero non deve sottrarci alla responsabilità di valutare gli esiti della normativa elettorale che ne regola l’espressione". Lo dichiara il vicepresidente vicario dei senatori Pdl, Gaetano Quagliariello in riferimento alla contestata elezione del senatore Di Girolamo. Secondo il vicepresidente dei senatori, il verificarsi di situazioni critiche, dopo due tornate politiche elettorali all’estero, fanno pensare ad un vero e proprio "fallimento".
Per questo, sottolinea Quagliariello, è giusto fare una seria riflessione sull’accaduto. "Lo dobbiamo alla moralità della rappresentanza politica; lo dobbiamo alle comunità italiane nel mondo che hanno il diritto di eleggere con rigore, trasparenza e meccanismi certi i propri rappresentanti in Parlamento; lo dobbiamo anche ai parlamentari eletti all’estero, perché i tanti prescelti dai cittadini con serietà e trasparenza – ammonisce il vicepresidente – non meritano di essere oggetto di pregiudizio a causa di una normativa che evidentemente non è in grado di dare sufficienti garanzie".
"Interroghiamoci sul tema – conclude Quagliariello – per valutare cosa si debba correggere nei meccanismi di elezione nelle circoscrizioni estere, e se i margini possibili di miglioramento nella normativa siano sufficienti ad evitare di dover rinunciare".