Inflazione, a picco i consumi di pasta e pane
14 Maggio 2008
di redazione
Secondo la Coldiretti i consumi di pane e pasta vanno a picco a causa dell’aumento dei prezzi.
«L’aumento dei prezzi favorisce il
calo dei consumi a tavola con riduzioni record per il pane
(-5,5%), la pasta (-2,5%) ed in generale con un contenimento
delle quantità di prodotti alimentari acquistate dalle
famiglie, che fanno segnare un calo del 0,4%». È quanto emerge
appunto da una analisi della Coldiretti, svolta sulla base dei dati
Ismea Ac Nielsen relativi ai primi tre mesi del 2008, in
occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione.
«In riduzione – continuano dall’organizzazione – risultano
anche i consumi di ortaggi (-5,5%) carne bovina (-3,4%) e frutta
(-1,8%), mentre una positiva inversione di tendenza si è
verificata per il latte fresco i cui consumi sono aumentati
dell’1,6%».
Secondo la Coldiretti «serve una ricomposizione
della filiera agroalimentare, poichè i troppi passaggi e le
inefficienze odierne che portano i prezzi alle stelle per i
consumatori danneggiano le imprese agricole due volte perchè
riducono i margini e favoriscono il calo dei consumi».
Ancora: «I prezzi dei prodotti alimentari – precisa l’organizzazione
– aumentano in media di cinque volte, nel percorso dal campo
alla tavola, con differenze tra i diversi prodotti che vanno da
tre volte per frutta e verdura a quattro per il latte fino a
dieci per il pane».
Secondo la Coldiretti infatti, «dei circa 467 euro al mese che ogni famiglia destina
per gli acquisti di alimenti e bevande, oltre la metà , per un
valore di ben 238 euro (51%), va al commercio e ai servizi, 140
(30%) all’industria alimentare e solo 89 (19%) alle imprese
agricole».