Ingegnere ucciso: autopsia, oltre 30 le coltellate

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Ingegnere ucciso: autopsia, oltre 30 le coltellate

03 Dicembre 2016

Almeno 35 coltellate, una trentina delle quali andate a segno, le altre attutite dai vestiti. Tanti sono i fendenti che hanno ucciso lunedì scorso Vittorio Materazzo, ingegnere di 51 anni, sotto casa sua a Napoli. Il colpo di grazia è arrivato con l’ultima coltellata che ha leso la giugulare.

E’ quanto è emerso dall’autopsia effettuata oggi nell’obitorio del Policlinico partenopeo, durata oltre tre ore. Sul cadavere dell’uomo sono state rinvenute anche alcune tracce biologiche prelevate dalla Polizia Scientifica che provvederà ad esaminarle nei prossimi giorni.

E’ slittato a mercoledì, intanto, il prelievo del Dna di Luca Materazzo, indagato e fratello della vittima. Lunedì la vedova dell’ingegnere, assistita dall’avvocato Luigi Ferrandino, nominerà un consulente di parte in vista dell’esame che ne seguirà. 

Vittorio Matarazzo è stato accoltellato davanti al palazzo dove abitava, al civico 3 di viale Maria Cristina di Savoia, nel quartiere Chiaia della città. 
L’assassino sarebbe uno solo: le prime indagini hanno smentito la chiamata giunta al 113 in cui si parlava di un gruppo di cinque persone. 

Secondo le ricostruzioni, il killer ha chiamato al citofono la vittima che è uscita di casa ed è stata accoltellata. L’uomo è riuscito ad andare in strada e raggiungere barcollando il civico 5, prima di crollare. L’omicida nel frattempo si è dileguato. Matarazzo è stato soccorso ma inutilmente, è deceduto sul posto.