Inps, dati allarmanti: Sono 500 mila gli italiani in pensione da quarant’anni

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Inps, dati allarmanti: Sono 500 mila gli italiani in pensione da quarant’anni

05 Aprile 2016

Tito Boeri, presidente dell’Inps, partendo dalla constatazione che sono circa 500 mila gli italiani in pensione da quasi quarant’anni, ha reso noto che occorre chiedere un sacrificio a chi percepisce un trattamento alto e destinare le risorse così ottenute ai lavoratori più giovani ed anche ad un eventuale ammorbidimento degli attuali requisiti di uscita. E subito, come a rincuorare le nuove generazioni, sia Tommaso Nannicini, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e consigliere del premier Renzi, sia il ministro del Lavoro Poletti fanno sapere che non sono allo studio progetti di questo tipo.

 

Anche se il ministro ha ricordato che entro fine anno bisognerà decidere cosa fare del contributo di solidarietà che esiste già: quello introdotto dal governo Letta per le pensioni di importo superiore a circa 90 mila euro l’anno. Il prelievo è inizialmente del 6%, ma al crescere del reddito previdenziale sale al 12%  (al di sopra di circa 129 mila euro) e poi al 18% (al di sopra di circa 193 mila). 

 

Si tratta di una decurtazione tutt’altro che trascurabile per chi la subisce ma la soglia è abbastanza elevata dal punto di vista statistico: con la legge di Stabilità si tratterà quindi di decidere se rivederla oppure introdurre criteri diversi. 


Così com’è congegnata, la misura genererebbe risparmi per circa 52 milioni di euro. Danaro, originariamente, destinato a uno degli interventi di salvaguardia degli esodati e comunque allo stesso settore previdenziale. Proprio questa destinazione, a detta del governo di allora, metterebbe il contributo di solidarietà al riparo dalla censura della Corte costituzionale. Quest’ultima proprio nel 2013 aveva dichiarato illegittimo un precedente prelievo, giudicato una sorta di prelievo fiscale mascherato a carico dei soli pensionati.