Insieme per gridare basta alla strage delle donne
07 Giugno 2013
Tutte insieme per gridare basta alla strage delle donne! Un segnale forte quello lanciato dalle Senatrici del Pdl nel corso della Conferenza stampa di ieri mattina nella Sala Nassyria del Senato.Introdurre misure specifiche di prevenzione e tutela giudiziaria a sostegno delle donne vittime di violenza ed istituire un’apposita commissione d’inchiesta per analizzare il fenomeno nelle sue molteplici sfaccettature,queste le priorità.Un Disegno di legge ‘ad hoc’ quello sull’introduzione del reato di femminicidio,che sancisce un incremento della pena da un terzo fino alla metà ed un aggravante per reati previsti dal Codice Penale-se questi ultimi sono commessi nei confronti di donne e risultanti tali da ‘provocare danni o sofferenze di natura fisica,sessuale, psicologica o economica, ivi compresi quegli atti idonei a creare la coercizione o la privazione della libertà della vita,sia pubblica che privata’- il primo,importante strumento per realizzarle. La proposta legislativa a firma di dieci senatrici- Mussolini, Repetti, Alberti Casellati, Pelino, Bonfrisco, Chiavaroli,Longo, Rizzotti e Bernini è corollario della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica,ratificata all’unanimità dalla Camera il 4 giugno,che nei prossimi giorni approderà in Senato. Introdurre un valido deterrente per contrastare le condotte violente e garantire pari diritti e maggior tutela per le donne, alla luce del dilagante fenomeno della violenza di genere, troppo spesso in prima pagina ed assicurare nell’ordinamento italiano una tutela che-come sancito dalla Convenzione di Istanbul -garantisca la ferma condanna ad ‘ogni forma di violenza sulle donne e la violenza domestica’,riconoscendo che ‘il raggiungimento dell’uguaglianza di genere de iure e de facto è l’elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne’. Innescare una rivoluzione culturale per superare il pregiudizio di sostanziale diseguaglianza tra i sessi, responsabile di discriminazioni che inibiscono l’emancipazione femminile, questo un altro tema nodale. La violenza di genere rappresenta uno dei meccanismi sociali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini.Questo disegno di legge-dalla forte valenza pedagogica-può rappresentare un primo importante passo per educare una società ancora troppo poco sensibile all’emancipazione femminile,ma da solo non basta. Bisogna che le strategie di prevenzione, le leggi ed i centri di ascolto e soccorso facciano sistema per combattere il fenomeno con impegno e determinazione. Ben vengano i momenti di aggregazione come quello di questa mattina,che ha visto protagoniste le Senatrici Pdl nella comune missione di accendere i riflettori sul fenomeno- non come fanno alcuni media per annunciare l’ennesima tragedia- ma per cercare insieme possibili soluzioni.