Intercettazioni. Alfano: “Non ci impiccheremo ad un aggettivo”

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Intercettazioni. Alfano: “Non ci impiccheremo ad un aggettivo”

01 Aprile 2010

Il governo ”lavorerà per fare in modo che a giugno il provvedimento sulle intercettazioni sia legge dello Stato” ma ”siccome intendiamo verificare la reale disponibilità al confronto dell’opposizione, noi non ci impiccheremo ad un aggettivo". Linea dura e nello stesso tempo mano tesa è quello che lascia intendere il ministro della Giustizia Angelino Alfano in un’intervista al Corriere della Sera. La disponibilità annunciata dal Guardasigilli dovrebbe trovare la sua applicazione nel passaggio del testo del provvedimento dove si dice che le intercettazioni sono possibili a fronte di ”evidenti indizi di colpevolezza”.

Insomma Alfano annuncia che il governo è pronto a modificare la parola "evidenti", che tante polemiche ha sollevato. ”Non consentiremo – ha detto Alfano – di strumentalizzare un nostro intendimento sull’altare di un aggettivo. E’ troppo importante questa legge, che serve a riaffermare il diritto alla privacy dei cittadini.