Intercettazioni, Bergamini: accuse basate sul nulla

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Intercettazioni, Bergamini: accuse basate sul nulla

30 Novembre 2007

Accuse basate sul nulla. Deborah Bergamini, direttore del Marketing strategico Rai, ha così commentato sul suo blog la vicenda delle intercettazioni.

Lei, ex assistente personale di Berlusconi,  è una delle protagoniste della telefonate intercettate tra Rai e Mediaset e ciò le è costato la sospensione ”cautelativa” dall’azienda di viale Mazzini.

”Da oggi – dice la Bergamini – non vado più in ufficio, dopo cinque anni di lavoro per la Rai. Ciò che mi si è scatenato addosso in questi giorni è basato sul nulla. Sintesi di brogliacci interpretati e decontestualizzati da alcuni giornali. E’ bastato questo per ritrovarmi al centro di un frettoloso linciaggio mediatico”.

Ed è proprio a ”un modo malato di fare informazione” che la Bergamini attribuisce ”molto del livore” che si è scatenato nei suoi confronti, ammettendo che sul suo blog sono molti i commenti ”di solidarietà”, ma ”moltissimi quelli di insulti”.

”Ma quale collusione? Ma quali ‘inciuci’?” scrive polermica la manager della Rai invitando ad ”andare a vedere i dati di ascolto negli ultimi cinque anni e le registrazioni di cosa è andato veramente in onda nei giorni della morte di Papa Giovanni Paolo II e delle elezioni amministrative del 2005”. E aggiunge: ”La cosa che mi dispiace di più è che si sia detto che non ho voluto collaborare con l’Azienda sull’intera vicenda. E’ vero proprio il contrario. Ho solo chiesto di entrare nel merito non sulla base di articoli di giornale ma degli atti ufficiali che starebbero all’origine di quegli articoli”

La Begamini,  ha chiesto alla procura di Milano di poter acquisire questi documenti ”non solo per fare chiarezza sulla mia posizione, ma anche per difendere la Rai dai teoremi inventati”.

Per Forza Italia si tratta di un caso politico. La sospensione “dall’attività lavorativa della direttrice del Marketing strategico della Rai, Deborah Bergamini, assomiglia troppo – secondo Paolo Bonaiuti – ad una condanna preventiva decisa dagli attuali vertici di sinistra della tv pubblica”.

E di condanna politica parla anche il deputat di FI Massimo Baldini: “Era fin troppo facile prevedere che a pagare sarebbe stata la dottoressa Bergamini, perché vicina a Forza Italia”, dice.