Intercettazioni. Bocchino: “Errore colossale non discuterne più”

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Intercettazioni. Bocchino: “Errore colossale non discuterne più”

15 Giugno 2010

"Non vorrei che qualche falco berlusconiano volesse lo scontro istituzionale. Che accarezzasse l’idea di farsi respingere la legge dal capo dello Stato per riapprovarla nello stesso testo e avviare uno scontro costituzionale". Italo Bocchino, vice presidente dei deputati del Pdl e finiano doc, contesta le obiezioni al presidente della Camera.

"Chi replica a Fini – dice in un’intervista al Corriere della Sera – non conosce bene il regolamento della Camera. La tabella di marcia non la decide Fini, ma la Costituzione, il regolamento e le scelte di Berlusconi". Il presidente del Consiglio, spiega Bocchino, "ha voluto fare la manovra con decreto legge e le intercettazioni con disegno di legge: quindi Fini è obbligato a calendarizzare prima la manovra".

Poi, sempre sul ddl intercettazioni, ha dichiarato che "sarebbe un errore di metodo colossale non discutere più. Il ministro della Giustizia potrebbe accorgersi che è meglio una settimana di riflessione in più anziché farsi bocciare la legge dal Quirinale o dalla Corte costituzionale".