Intercettazioni. Centaro: “Sui media si fa terrorismo e disinformazione”
21 Maggio 2010
di redazione
Il testo del ddl sulle intercettazioni "credo debba restare com’è" ed è "nella facoltà del governo ipotizzare voti di fiducia sia al Senato sia alla Camera". Roberto Centaro (Pdl), relatore del provvedimento all’esame della commissione Giustizia del Senato auspica ai microfoni di SkyTg24 che il ddl "vada avanti" e ventila anche la possibilità di porre la questione di fiducia.
Il senatore è stato ricevuto oggi a Palazzo Grazioli dal premier Silvio Berlusconi per "fare il punto" sull’iter del ddl. "Berlusconi voleva fare solo il punto sull’intera vicenda. Tutto qui", ha detto.
E sul modo in cui i giornali stanno trattando la questione intercettazioni Centaro è molto critico: "Sui media – afferma Centaro – si fa terrorismo e disinformazione perché si stanno diffondendo notizie false visto che la stampa potrà continuare a seguire lo stesso i procedimenti. Le condanne per i giornalisti, poi, sono una semplice oblazione". "Le pene per i giornalisti – ha aggiunto – sono appena più gravi solo nel caso in cui si pubblichino intercettazioni estranee alle indagini o se riguardano questioni personali. E questo solo per evitare la gogna mediatica".
"Anche per i reati di mafia e terrorismo poi non cambia proprio nulla – ha continuato – se non appunto, l’inserimento di questo principio dell’individualizzazione che, ribadisco, ci dovrebbe essere anche adesso".