Intercettazioni, Davigo: “Segrete anche dopo deposito, se ne può discutere”
11 Aprile 2016
“Un’idea sarebbe obbligare al segreto anche dopo il deposito delle intercettazioni”, “se ne può discutere”. Lo dice il nuovo presidente dell’ANM, Davigo, alla trasmissione di La7 “Otto e mezzo”. Ma per Davigo sulle intercettazioni “c’è un equivoco di fondo”, perché “se non sono pertinenti c’è il reato di diffamazione”. “Il sistema delle intercettazioni – ha spiegato Davigo – cerca di conciliare interessi contrapposti: da un lato il diritto alla riservatezza, dall’altra l’esigenza delle parti si conoscere gli elementi. Il pm esegue intercettazioni di solito a mezzo della polizia giudiziaria, che gliele riferisce in modo sommario, poi deve chiedere al giudice di trascrivere quelle rilevanti, ma le deve depositare tutte, perché potrebbero essere ritenute rilevanti dalla difesa”. Quelle depositate, legate al divieto di pubblicazione, non sono più coperte dall’obbligo del segreto. Ma appunto “si può discutere dell’idea di obbligare al segreto anche dopo il deposito delle intercettazioni”.