Intercettazioni. Mantovano: “Stessi argomenti apocalittici di 10 anni fa”

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Intercettazioni. Mantovano: “Stessi argomenti apocalittici di 10 anni fa”

24 Maggio 2010

Attorno alla legge sulle intercettazioni sente "riecheggiare gli stessi argomenti apocalittici adoperati dieci anni fa quando si fece la riforma dei pentiti, che non ha prodotto quelli sfracelli che venivano evocati". Lo dice il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, dopo l’allarme lanciato dal procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso sul rispetto dell’autonomia della magistratura, sottolineando come sostenere "l’intangibilità del sistema svela la pigrizia intellettuale a immaginare un lavoro diverso".

"Mettiamoci attorno a un tavolo – spiega in una intervista alla Stampa – esaminiamo le proposte di legge e vediamo quali vanno bene e quali no, quale limiterebbe l’autonomia della magistratura". Peraltro, aggiunge, "il palco di una manifestazione non mi sembra il tavolo più opportuno per una valutazione tecnico-giuridica".

Per Mantovano, poi, non "si fa mai un solo esempio" del fatto che impedire le intercettazioni per reati ‘satellite’è impedirebbe la scoperta di molti reati: "Per paradosso allora utilizziamo le intercettazioni anche per le violazioni del codice della strada" visto che "da quei controlli sono venuti tanti utili sviluppi per le indagini di mafia". Quanto al ruolo e ai poteri della polizia, per il sottosegretario è "necessario qualche assestamento che permetta alla polizia di avere maggiori responsabilità senza dover chiedere il permesso a ogni passo".