Intercettazioni. Pizzetti: “Giustificato che si affermi pericolo libertà di stampa”

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Intercettazioni. Pizzetti: “Giustificato che si affermi pericolo libertà di stampa”

30 Giugno 2010

Nel disegno di legge sulle intercettazioni "si sposta oggettivamente il punto di equilibrio tra libertà di stampa e tutela della riservatezza, tutto a favore della riservatezza" e questo "può giustificare che da molte parti si affermi che, così facendo, si pone in pericolo la libertà di stampa". È l’analisi del presidente dell’Autorità garante per la privacy, Francesco Pizzetti, nella Relazione annuale al Parlamento. Alla vigilia della giornata di mobilitazione indetta per domani dalla Federazione nazionale della stampa, Pizzetti punta il dito contro il discusso provvedimento, pur sottolineando che la preoccupazione per la libertà di stampa presenta "un qualche eccesso", dal momento che la norma condiziona solo "la pubblicazione dei testi delle intercettazioni".

Nel ddl, sottolinea Pizzetti, "si pongono limiti specifici alla pubblicabilità delle intercettazioni, non perchè contenute in atti giudiziari, che come tali possono essere diffusi per riassunto, ma in quanto dati raccolti con lo strumento delle intercettazioni", appellandosi al diritto alla privacy. Siamo però di fronte, spiega ancora il Garante, "non alla tutela in concreto e rispetto a casi specifici di questo diritto, quanto piuttosto a una difesa anticipata, disposta in via generale ed astratta, nei confronti di qualunque dato raccolto, nel presupposto che, in ragione della natura dello strumento di indagine usato, debba sempre prevalere la tutela di questi dati perchè raccolti nell’ambito di conversazioni tra persone". A suo giudizio, si tratta di "una scelta impegnativa che, proprio perchè effettuata in via generale ed astratta, e prescindendo dal contenuto dei dati raccolti, sposta il cursore tutto a favore dei limiti della conoscibilità e quindi della riservatezza".