“Intercettazioni, se l’opposizione fa muro, andremo avanti a maggioranza”

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“Intercettazioni, se l’opposizione fa muro, andremo avanti a maggioranza”

12 Aprile 2010

Il ddl sulle intercettazioni è di nuovo ai blocchi di partenza. Ma la strada da percorrere sarà lunga. Oggi al Senato verranno valutati i 361 emendamenti presentati: 143 dal Pd, 115 dall’Idv, 41 l’Udc e anche 17 del Pdl. Il presidente della Commissione Giustizia, il senatore Filippo Berselli, prevede il totale ostruzionismo da parte dell’opposizione. E segnala un paradosso: il ddl tanto criticato dalla minoranza è nato, in realtà, con il governo di centrosinistra.

Senatore Berselli, non ci sarà nessun accordo fra le parti politiche?

Lo vedremo oggi, ma temo che questo non avverrà. Bersani e Casini, nei giorni strascorsi, hanno annunciato di essere disponibili a collaborare con la maggioranza sul tema delle riforme. A questo punto, io dico che il primo banco di prova è la riforma del sistema delle intercettazioni. Vedremo se lo faranno veramente. Temo invece che ci troveremo di fronte ad un atteggiamento di assoluta indisponibilità.

Secondo “Il Sole 24 Ore” Berlusconi avrebbe pensato di stralciare dal ddl la parte che riguarda la pubblicazione delle intercettazioni, per farne un provvedimento autonomo ed approvarlo più velocemente.

Lo escludo. Ho sentito personalmente il ministro Alfano che mi ha assicurato che non c’è niente di vero. Fermo restando che io auspico una possibile convergenza con l’opposizione su alcuni emendamenti. Il fatto è che raggiungendo un accordo su alcuni emendamenti potremmo certamente lavorare in un clima più sereno. Ma questa intesa comunque non significherebbe un voto favorevole dell’opposizione.

Dovranno essere esaminati 361 emendamenti. Ma la questione che sembra più rilevante è quella che ruota attorno alla modifica dei “gravi indizi di reato” in “evidenti indizi di colpevolezza”. E’ così?

Veramente secondo me la sostanza non sta negli aggettivi. Semmai dovremmo parlare dei sostantivi. Ma non è questo il punto. La questione centrale è che l’opposizione vuole il ritiro totale del provvedimento mettendone in discussione tutto l’impianto. Un impianto che tra l’altro era già noto.

Cioè?

Noi siamo partiti da un provvedimento già preso dal precedente Guardasigilli, Clemente Mastella. Non ci siamo inventati niente. Se non sono d’accordo su questo impianto, che fu varato dalla Camera durante il governo del centrosinistra, vuol dire che sono assolutamente indisponibili a qualsiasi collaborazione col governo. L’opposizione, è chiaro, sta seguendo le dinamiche dettate dall’Italia dei valori da un lato, e dall’altro dall’Associazione Nazionale dei Magistrati. Il Partito democratico dice: ritirate il disegno di legge, stralciando tutta la parte che non riguarda la pubblicazione delle intercettazioni, e allora ci possiamo sedere attorno ad un tavolo. Insomma, credo che ci apprestiamo ad approvare il disegno di legge con i soli voti della maggioranza.

Quali sono secondo lei i punti sui quali l’opposizione non vuole assolutamente cedere?

In questo sono molto drastico: l’opposizione vuole il totale ritiro del disegno di legge. Secondo loro il provvedimento non consente il regolare svolgimento delle indagini. In commissione avevo addirittura previsto che si potessero estendere le intercettazioni ad una serie di reati che secondo l’opposizione non stavamo includendo nel disegno di legge. In verità, nel disegno di legge, sono previsti certi reati, come quelli di mafia. Mi sembra di capire insomma che ci sia un atteggiamento di chiusura totale.

Se l’opposizione dovesse fare ostruzionismo cosa succederà?

Per quello che riguarda le mie funzioni, prevedo delle sedute notturne per la Commissione Giustizia.

Il presidente Napolitano ha sollevato di recente alcuni dubbi sul provvedimento.

Dobbiamo tener conto delle eventuali osservazioni e indicazioni del Colle per un corretto rapporto istituzionale. E’ evidente che il capo dello stato può dare dei segnali riguardanti un provvedimento che comunque alla fine dovrà passare il suo vaglio. Ma, ripeto, il nodo centrale della questione sta nel desiderio  di affossare il provvedimento. Assisteremo ad un’opposizione durissima, anche “piazzaiola”.

E’ stato detto che questa legge darà maggiore libertà e diritti a tutti.

E’ evidente. Lei lo sa che in questo momento possiamo essere intercettati anche noi? O meglio, lei può essere intercettato. Io potrei fare alcuni apprezzamenti su di una collega con lei, e finire nel registro degli indagati per una sciocchezza. Ma le sembra ragionevole?