Internet cerca un codice stradale di regolamentazione
11 Febbraio 2009
di redazione
Gli atti di bullismo dilagano e spopolano on line. Un recente sondaggio ENPER evidenzia come la navigazione sulla rete internet sia sempre più diffusa tra i minorenni con una percentuale pari all’86% dei ragazzi italiani e dove più della metà, il 51,8%, utilizza i servizi web 2.0 tutti i giorni.
A lanciare il preoccupante allarme è il direttore generale di Save The Children Italia, Valerio Neri,in occasione della presentazione avvenuta oggi a Roma della ricerca ‘Servizi web 2.0 e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza’, condotta con Adiconsum.
Nel corso della conferenza è emerso quanto stia diventando sempre più necessario stabilire delle regole di navigazione e “se navigare in internet è paragonabile a come imboccare un’autostrada” spiega Paolo Landi,segretario generale dell’Adiconsum, è altrettanto necessario creare un codice internet “stradale” capace di contenere sia delle indicazioni chiare e sia delle regole comportamentali per i genitori e ragazzi.
La proposta di riunirsi attorno ad un tavolo di autoregolamentazione e creare delle regole piace sopratutto ai gestori. “Siamo favorevoli a riunirci per creare un ambiente di rete sicuro” dice Cristian Perrella, responsabile sicurezza MySpace Italia. Mentre Marco Pancini, European Policy Counsel Google Italia, annuncia di aver messo a disposizione la piattaforma internet per “fare informazioni sui pericoli della rete”.
L’intento è quello di rendere YouTube più sicuro creando un “centro unico”, dove gli utenti potranno segnalare i video sospetti.