Internet, Tancredi: “Europa spinga su mercato unico digitale”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Internet, Tancredi: “Europa spinga su mercato unico digitale”

28 Maggio 2015

In Europa “è necessario focalizzarsi sulla creazione di un mercato unico digitale, che rappresenta un’opportunità, e sugli investimenti e sull’innovazione”. La sollecitazione arriva da Paolo Tancredi, Vicepresidente alle Politiche europee alla Camera dei deputati e membro della Commissione parlamenare "The bill of rights di Internet", parlando alla II edizione del Telecommunications and Media Forum of 2015, in corso a Miami.

“Infatti, gran parte della crescita europea degli ultimi quindici anni è stata trainata dall’innovazione tecnologica e questo trend non può che aumentare in futuro. Non a caso, la Commissione europea ha inserito la creazione di un single digital market come una delle sette priorità del proprio mandato” aggiunge Tancredi, unico speaker europeo presente alla conferenza di Miami.

“L’Europa, però – sottolinea – in questo momento è concentrata sulla Net Neutrality e sull’apertura di Internet, senza considerare che Internet è già aperto ed accessibile”.

“La Net Neutrality è stata trattata sempre più come un diritto fondamentale dell’utente e per questo bisognosa della più forte tutela possibile, piuttosto che come una semplice questione regolatoria. Inoltre, gli approcci intrapresi non hanno, finora, superato i timori legati all’anonimato, alla concorrenza sleale e alla garanzia pluralismo dell’informazione. Di fatto -conclude Tancredi – se volessimo rimuovere ogni tipologia di barriera alla conoscenza e all’informazione, dovremmo creare le condizioni affinché vengano fatti sempre più investimenti”.