Interpellanza parlamentare dell’On. Paolo Tancredi sul video “No Ombrina”

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Interpellanza parlamentare dell’On. Paolo Tancredi sul video “No Ombrina”

11 Settembre 2013

Il testo integrale della interpellanza parlamentare presentata martedì 10 Settembre 2013 dall’Onorevole Paolo Tancredi (Pdl) al ministro dell’Istruzione Carrozza sulla vicenda "Ombrina Mare".

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interpellanza:

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, per sapere – premesso che:
   nella regione Abruzzo i movimenti e le associazioni ambientaliste hanno promosso negli ultimi mesi campagne estremamente aggressive contro pressoché qualsiasi investimento infrastrutturale e, con particolare riferimento, alle installazioni per l’approvvigionamento energetico, trascurando colpevolmente, il patrimonio rappresentato dalle imprese abruzzesi della filiera petrolifera in un periodo di così grave crisi;
   si è conseguentemente sviluppato, nel sentire comune, un ambientalismo «politicamente corretto» che ha pervaso in maniera capillare giornali, televisioni locali e siti internet, trasmettendo falsamente l’idea che la Regione Abruzzo – e l’Italia tutta – potrebbero soddisfare la propria domanda di energia con il ricorso esclusivo alle fonti rinnovabili, mentre attualmente il nostro Paese importa ogni giorno circa 1,5 milioni di barili di petrolio, con gravi ripercussioni sulla bilancia dei pagamenti e sul sistema energetico nazionale;
   tra gli investimenti maggiormente contestati, in ragione dello stato avanzato del suo iter autorizzativo, vi è quello denominato «Ombrina Mare» (Medoilgas Italia S.p.A.) che ha ad oggetto la coltivazione di un giacimento di petrolio al largo della costa di Ortona (Chieti), le cui dimensioni sono stimate in 40 milioni di barili; il progetto stesso è stato oggetto di una campagna di propaganda dai contenuti fortemente allarmistici, e spesso di opinabile valore scientifico, tesi a creare un generalizzato clima di ostilità da parte della comunità del territorio;
   la «querelle Ombrina» ha di recente coinvolto anche i principali quotidiani nazionali (cfr. Corriere della Sera del 19 maggio 2013) e – attraverso agguerriti detrattori – il progetto è stato definito una «bomba ecologica» dai foschi tratti apocalittici, profilando mostruosi scenari di potenziale deflagrazione, evidentemente distanti da una rappresentazione realistica ed obiettiva della realtà;
   il 30 maggio 2013, sul sito Internet www.abruzzolive.tv è stato pubblicato il video «No Ombrina», realizzato con bambini delle scuole elementari Umberto I e Gabriele D’Annunzio dei Comuni di San Vito Chietino e di Rocca San Giovanni (provincia di Chieti), in cui ricorrono immagini di piattaforme petrolifere in fiamme e simulazioni di sversamenti di petrolio che contaminerebbero larga parte dell’Adriatico;
   il video, pedissequamente ispirato ad un’iconografia ambientalista di matrice ideologica, mostra bambini, affiancati da quello che sembra il loro personale docente, che argomentano con apparente e inusitata cognizione di causa sulle qualità chimiche del petrolio e sui presunti rischi legati all’inquinamento da idrogeno solforato;
   ad avviso dell’interrogante si ravvisa nel citato video una rappresentazione faziosa e subdola del progetto che è stata offerta e la decisione di trasmettere e diffondere il video in rete rappresenta una strumentalizzazione dei giovani discenti utilizzati ai fini di una campagna di natura politico-ambientalista oltre al fatto che tale diffusione appare poco rispettosa della disciplina di tutela della privacy dei minori non essendo noto se sia stata acquisita un’autorizzazione espressa ad hoc da parte di tutti i genitori;
   nella natura propagandistica del video si riscontra inoltre, ad avviso dell’interrogante, un uso distorto di contenuti di una sedicente educazione ambientale, mancando completamente qualsiasi riferimento utile a comprendere gli effetti positivi che il progetto «Ombrina» potrebbe generare nella Regione Abruzzo, soprattutto in termini di ricaduta occupazionale e aumento degli investimenti; necessari a rappresentare compiutamente il significato complessivo del principio di «sviluppo sostenibile»;
   con riferimento al progetto «Ombrina mare» il 3 aprile 2013 la Commissione tecnica per la Valutazione dell’impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente ha emesso un nuovo parere positivo, come si legge testualmente nel sito www.va.minambiente.it: «Con l’entrata in vigore dell’articolo 35 della legge n. 134 del 2012 è stata riavviata in data 22 novembre 2012 la procedura di Via ed è stato successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n. 1154 del 25 gennaio 2013 dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale. A seguito del parere inviato dalla regione Abruzzo in data 4 marzo 2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il parere n. 1192 del 3 aprile 2013 che conferma il precedente parere espresso in data 25 gennaio 2013 e precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera», –:
   se la complessità dell’argomento e delle sue implicazioni, oltre che la rappresentazione che ne è stata data, siano compatibili con i programmi e le modalità educative richieste con riguardo a quella particolare fascia d’età e se la dirigenza scolastica dei suddetti istituti sia stata informata sulla realizzazione del video e la natura dei contenuti trasmessi;
   se sia stata richiesta l’autorizzazione espressa dai genitori per la diffusione in rete del video realizzato.

Paolo Tancredi, Vicepresidente Commissione Politiche Comunitarie della Camera dei Deputati