Intervento in Libia, Algeria e Russia d’accordo per assicurare dialogo a livello nazionale. Gli Usa attendono governo libico
01 Marzo 2016
Il ministro degli esteri russo ha detto la sua in maniera piuttosto chiara sul problema Libia nell’incontro con il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika. I due condividono la medesima visione sulla necessità di consolidare gli sforzi della comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo in Medio Oriente.
Questo il punto di vista del ministro russo: "Uno scambio approfondito di opinioni sulla situazione attuale in Medio Oriente e Africa del Nord, in particolare in Siria e Libia, ha portato ad una conclusione inequivocabile e condivisa circa la necessità urgente di un vero e proprio consolidamento di approcci e azioni concrete da parte della comunità internazionale per l’individuazione rapida di soluzioni politiche e diplomatiche ai conflitti regionali acuti, nonché alla lotta senza compromessi verso le sfide rappresentate da terrorismo ed estremismo".
Nella nota che circola in queste ore, le parti si dicono d’accordo per una stabilizzazione sostenibile della situazione in Medio Oriente e in Africa, cosa che può essere raggiunta solo attraverso sforzi nel quadro del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel dettaglio Russia e Algeria hanno sostenuto di comune accordo la necessità di restaurare la sovranità libica e assicurare un dialogo a livello nazionale. Ed infatti Lavrov, al termine dell’incontro ci ha tenuto a puntualizzare: "La nostra posizione comune è che è necessario ripristinare la sovranità libica e stabilire un vero e sincero dialogo nazionale tra tutte le forze che vogliono partecipare, incluse le forze politiche e militari che attualmente esistono nel paese".
L’Italia dal canto suo, per la sua prossimità alle coste libiche, si è offerta di svolgere un ruolo di guida nelle operazioni contro l’Isis in Libia. Gli Usa hanno, invece, già "promesso di sostenerli con forza": in questi termini si è espresso il segretario alla Difesa americano, Ash Carter, nel corso di una conferenza stampa al Pentagono. Il Parlamento libico di Tobruk neanche ieri è riuscito a votare la fiducia al governo di unità nazionale del premier Fayez al-Sarraj. E il capo del Pentagono ha aggiunto che la formazione di tale governo è "cruciale" per ottenere, finalmente, il ‘via libera’ delle varie fazioni libiche a un intervento straniero.