Intesa Pd-Pdl su finanziamento partiti. M5S dà spettacolo
10 Ottobre 2013
di redazione
Nel teatrino scoppiato ieri alla Camera, fra insulti, minacce di morte e accuse reciproche, il Governo porta a casa il primo risultato sul finanziamento pubblico ai partiti: dall’accordo tra Pd e Pdl viene fuori un tetto di 300mila euro per le donazioni di privati e di 200mila per le società. Queste cifre entreranno in vigore in modo progressivo nei prossimi anni per entrare a regime nel 2017. La discussione sul ddl comunque, visto il clima, è stata spostata alla prossima settimana. Il capogruppo del Pd, Roberto Speranza, attacca M5S: "La seduta fiume si fa quando c’è ostruzionismo e l’ostruzionismo lo stanno facendo i 5 stelle. In realtà è stato smascherato il loro disegno, perché l’approvazione di questa riforma, che è un ddl del governo, fortemente voluto da Letta, toglie loro una ragione di propaganda. Il loro obiettivo non è risolvere i problemi dell’Italia ma avere una ragione di propaganda". Secondo Lorenzo Dellai, di Scelta Civica, c’è stata la "chiara volontà" dei 5 stelle di "impedire l’approvazione di questa legge". "Non può essere lasciato impunito l’atteggiamento di chi denigra i colleghi. Non può essere definito ladro anche chi fosse contrario a questa legge".