Iran: 30 frustrate per essere uscito con il cane
19 Febbraio 2008
di redazione
Quattro mesi di carcere e 30 frustate è la pena inflitta da
un giudice islamico iraniano a un settantenne che era sceso in strada con il
proprio cane.
E’ successo a Shahr Rey, un sobborgo di Teheran, dove l’uomo
è stato sorpreso da una pattuglia della polizia con il cane al guinzaglio. Per
l’anziano sono scattate immediatamente le manette con l’accusa ”turbamento
dell’ordine pubblico”.
La condanna, esemplare, sembra voler gettare nel panico i
proprietari di animali domestici, che malgrado i ripetuti avvertimenti della
polizia continuano a sfidare le autorità uscendo da casa con i loro cani. Per
l’Islam, il cane è un animale impuro, anche se il presidente Mahmoud
Ahmadinejad ne ha acquistati recentemente quattro di razza tedesca, per la sua
difesa, al prezzo di 110mila euro l’uno. I cani presidenziali hanno però
ottenuto una fatwa, editto religioso, che legalizza la loro presenza in quanto
”servitori dello Stato”.