Iran: 6000 centrifughe in più nella centrale di Natanz

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Iran: 6000 centrifughe in più nella centrale di Natanz

08 Aprile 2008

La Repubblica Islamica dell’Iran ha cominciato oggi a installare 6.000 nuove centrifughe nella centrale nucleare di Natanz. Ne ha dato l’annuncio lo stesso Presidente Mahmoud Ahmadinejad nel corso della cerimonia per celebrare la Giornata Nazionale della Tecnologia Atomica.

“Oggi è iniziato il processo di installazione di 6.000 centrifughe tecnologicamente avanzate… Avrò cura di fornire ulteriori dettagli in merito questa sera”, ha riferito Ahmadinejad alle agenzie stampa statali, circondato da cannoni anti-aereo, dalla centrale di Natanz, che può già contare su circa 3.000 centrifughe di vecchia generazione.

Infatti  il regime di Teheran ha intenzione di cambiare le attuali centrali in alluminio di tipo “P-1” con le nuove in fibra di carbonio – denominate “P-2” (che secondo indiscrezioni potrebbero essere di provenienza pakistana), un passaggio che dovrebbe aumentare la capacità di arricchimento dell’uranio e contemporaneamente diminuire i tempi di produzione.

Oltre all’annuncio in merito alle nuove centrifughe il Presidente iraniano ha anche promesso nuovi sviluppi positivi per l’economia del suo paese: “prometto di fornire altre buone notizie” ha fatto sapere, non specificando di che tipo.

L’Iran che è il quarto paese al mondo per produzione petrolifera, ha fatto più volte sapere che intende sviluppare un programma d’energia atomica da utilizzare per alimentare la rete elettrica nazionale.

Le Nazioni Unite e il “Sestetto”  (Stati Uniti, Germania, Francia, le due Coree, Giappone, Russia e Cina) di nazioni che si occupano di mediare con la Repubblica Islamica sono invece di parere opposto. Secondo loro l’Iran sta tentando di acquisire un arsenale nucleare anche per dominare il Medio Oriente dal punto di vista geopolitico. Inoltre, sia Ahmadinejad che L’Ayatollah Khamenei hanno più volte dichiarato di voler “cancellare” il vicino Stato d’Israele “dalle mappe geografiche”.

Con l’installazione di queste nuove centrali in carbonio, la produzione di uranio impoverito nella quantità eventualmente necessaria alla costruzione di bombe atomiche subirà una accelerazione notevole.  

L’annuncio di Natanz, secondo molti, rappresenterebbe un ulteriore sgarbo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu che, dalla fine del 2006, ha imposto tre turni di sanzioni contro il regime islamico dei Mullah. Secondo il governo di Teheran, però, queste sanzioni di natura economica non hanno scalfito lo Stato Islamico.

I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania si riuniranno presto per decidere se aumentare o diminuire le sanzioni imposte a Teheran. Una possibile soluzione potrebbe consistere nell’offerta in denaro come è stato fatto nei confronti della Corea del Nord. L’Iran però ha fin’ora scartato tutte le ipotesi di un arresto della produzione nucleare, dimostrandosi determinato a perseguire un arsenale atomico.