Iran. Ahmadinejad: “Avremo posizione più decisa verso l’Occidente”

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Iran. Ahmadinejad: “Avremo posizione più decisa verso l’Occidente”

27 Giugno 2009

Mahmoud Ahmadinejad ha preannunciato per il suo nuovo e contestato mandato politiche "più decise e di potenza con l’Occidente" in un discorso pronunciato in occasione di un incontro con esponenti del sistema giudiziario, citato dall’agenzia di stampa Irna.

Ahmadinejad, la cui rielezione a Presidente non è accettata dai candidati moderati sconfitti in quanto frutto di brogli, ha nuovamente accusato Stati Uniti e Paesi europei di aver "insultato" l’Iran con quelle che ha definito interferenze in questioni interne. "D’ora in poi, in occasione di ogni incontro internazionale vi spingeremo verso un tribunale. In quest’occasione, la risposta della nazione iraniana sarà decisiva e dura e vi farà pentire e riempire di vergogna", ha aggiunto rivolgendosi ai Paesi occidentali, senza spiegare altro, oltre a ricordare che "la fine del presidente George W. Bush è recente".

Nel frattempo, Abolfazl Fatteh, capo del dipartimento stampa dell’ex candidato moderato alle presidenziali in Iran Mir Hossein Mussavi, si è visto vietare l’espatrio mentre stava per imbarcarsi su un volo per Londra. Lo ha riferito la televisione iraniana in lingua inglese Press Tv. Fatteh avrebbe dovuto rientrare in Gran Bretagna per continuare un corso di dottorato. Secondo fonti citate dal sito della televisione, la decisione di impedirgli l’espatrio rientra in un’inchiesta sui disordini avvenuti dopo le elezioni del 12 giugno, che ipotizza un ruolo svolto dallo stesso Fatteh.

Secondo quanto ha reso noto il portavoce del Consiglio, Abbas Ali Kadkhodaei, il Consiglio dei guardiani in Iran istituisce una commissione incaricata di verificare l’esito del voto delle elezioni presidenziali dello scorso 12 giugno allo scopo di ripristinare "la fiducia" di Mir-Hossein Moussavi.

I due candidati moderati sconfitti che hanno denunciato brogli, Mir Hossein Moussavi e Mehdi Karroubi, dovranno nominare entro 24 ore loro rappresentanti da far sedere nella Commissione. Il Consiglio ha anche accettato il riconteggio del dieci per cento delle schede elettorali alla presenza della Commissione e di esponenti dei media. Moussavi aveva chiesto l’istituzione di una commissione indipendente incaricata di controllare l’esito del voto, ma il leader supremo, Ali Khamenei, aveva respinto la sua richiesta rimandando al Consiglio dei guardiani ogni decisione in merito alla validazione del risultato elettorale.

Il deputato Heshmat Fallahtpishes, che siede nella Commissione sicurezza del Majlis, chiede il riconteggio di tutte le schede elettorali nel caso in cui la Commissione speciale istituita dal Consiglio dei guardiani riscontrerà irregolarità nel campione prescelto per una prima verifica. Citato dall’agenzia di stampa Ilna, Fallahatpisheh, ha sollecitato Moussavi e Karroubi ad accettare la proposta di compromesso. Nel frattempo, il quotidiano Etemad Melli ha anticipato senza precisare altro che quattro ministri (difesa, lavoro, comunicazioni e cultura) non saranno con ogni probabilità riconfermati nel prossimo governo.