Iran, Ahmadinejad: il mio blog è un successo

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Iran, Ahmadinejad: il mio blog è un successo

12 Dicembre 2007

Un successo “al di là delle attese”. Così il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha definito l’accoglienza dei lettori al suo blog.

Il sito personale di  Ahmadinejad è stato lanciato ormai quasi un anno e mezzo fa, che riceve contributi da tutto il mondo, molti dei quali dagli Stati Uniti.

Scusandosi per non avere scritto egli stesso per alcuni mesi, il presidente spiega che comunque, come aveva promesso, ha continuato a dedicare “15 minuti alla settimana, e per la verità anche di più”, alla sua creatura su Internet.

Ma poichè “la quantità di materiale ricevuto e l’approvazione dei lettori sono andati al di la’ delle aspettative”, ha “preferito scrivere meno e passare più tempo a leggere i messaggi ricevuti”.

Tra questi, spicca quello di una donna che afferma di essere la madre di un soldato americano costretto a partire per l’Iraq e che si scaglia con violenza contro il presidente Usa George W.
Bush.

“La maggior parte degli Americani non lo riconosce come presidente, odiamo Bush e la sua banda”, scrive la lettrice, definendo invece Ahmadinejad ‘uomo pio e razionale”.

Il presidente della Repubblica islamica le risponde con un lungo scritto in cui la chiama, via via, “madre venerabile, rispettabile signora, cara sorella, madre tormentata e madre stimata”. E la rassicura sul fatto che “certamente Dio onnipotente aiuterà suo figlio, mentre quelli che l’hanno costretto a partire in guerra dovranno risponderne nel giorno del Giudizio”.

“Che lo si ami o si odi, bisogna riconoscere ad Ahmadinejad il coraggio di avere avviato un dialogo con il mondo”, scrive un lettore sempre dagli Stati Uniti.

Ma un altro si chiede se “questi commenti siano veri o inventati”. Molti, comunque, i messaggi ostili al presidente iraniano: “Il fatto che il vostro Paese uccida intellettuali, giornalisti e membri delle minoranze è orribile”‘, si legge in un commento.

E un altro lettore chiede al presidente iraniano semplicemente di smettere. “Mi viene il mal di testa quando leggo le sue cose insensate”, si lamenta.

L’indirizzo del blog è: http://www.ahmadinejad.ir