Iran. Boroujerdi: “Mosca ci risarcisca per mancata vendita missili”
20 Ottobre 2010
di redazione
Se manterrà il proposito di annullare la vendita di un carico di missili S-300 all’Iran, la Russia dovrà "pagare una compensazione" alla Repubblica Islamica. È la richiesta avanzata da Alaeddin Boroujerdi, presidente della commissione Sicurezza e Politica estera del parlamento iraniano, citato dall’agenzia Mehr.
Dopo numerosi rinvii ed esitazioni, a settembre il presidente russo Dmitry Medvedev ha emesso un decreto in cui vieta la vendita a Teheran di un sistema missilistico S-300, concordata con un precedente contratto. Boroujerdi ha espresso la speranza che Mosca "non si faccia influenzare dagli Stati Uniti" e ripensi alla sua decisione, consegnando a Teheran il carico pattuito. "In alternativa, deve adottare misure per pagare risarcimenti all’Iran", ha detto. "Dobbiamo provare a raggiungere un accordo con la Russia e, in questa fase, non è necessaria una mediazione – ha precisato – Ma se non raggiungessimo un accordo, potremmo aver bisogno della mediazione di un legale".
Secondo la Russia, lo stop alla vendita del sistema missilistico è motivato dalle sanzioni internazionali contro Teheran adottate dal Consiglio di Sicurezza Onu con la Risoluzione 1929. Per l’Iran, tuttavia, la vendita non rientra nelle ipotesi previste dalle sanzioni, perché si tratta di un sistema da usare per fini di difesa e perché la consegna dei missili sarebbe dovuta avvenire molto prima che le sanzioni fossero adottate. All’inizio di ottobre, Mosca ha annunciato che sta valutando l’ipotesi di risarcire Teheran per la mancata vendita.