Iran, D’Alema: “No a nuove sanzioni. Sì a nucleare civile”

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Iran, D’Alema: “No a nuove sanzioni. Sì a nucleare civile”

10 Luglio 2007

La possibilità che il Consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite infligga nuove sanzioni al regime iraniano per il
suo programma nucleare “preoccupa” il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema,
che dà anche il via libera alla produzione di energia nucleare a scopi civili
da parte di Teheran.

L’eventualità di nuove sanzioni “potrebbe portare in
pochi anni a uno scenario peggiore di quello attuale” ha detto il titolare
della Farnesina in una conferenza stampa a Pretoria con la collega sudafricana
Nkosazana Dlamini Zuma, costringendo la comunità internazionale a scegliere tra
due alternative “entrambe inaccettabili”: permettere che l’Iran si doti di
armamenti nucleari o considerare l’ipotesi di una guerra contro la repubblica
islamica.

D’Alema ha poi definito una “buona
notizia” l’annuncio del direttore dell’Aiea, Mohamed ElBaradei, di un
“rallentamento dell’espansione del controverso processo di arricchimento
dell’uranio” avvenuta la settimana scorsa.

Questi sono segnali, secondo il
ministro degli Esteri, che dimostrano come “il regime iraniano si stia aprendo
a qualche opportunità negoziale” e perciò “la creazione di un forte sistema di
monitoraggio è molto più importante che la sospensione dell’arricchimento
dell’uranio”. D’Alema ha precisato che l’obiettivo è quello di “coinvolgere
l’Iran in un vero processo negoziale, senza precondizioni”, sostenendo la
produzione di energia nucleare a scopi civili.

L’Italia” ha spiegato D’Alema “è
contraria a che l’Iran si doti della bomba atomica, ma sin dall’inizio è stata
a favore di una soluzione negoziale e appoggia l’iniziativa europea”, guidata
dall’altro rappresentante per la politica estera, Javier Solana.