Iran. Mussavi non ci sta e denuncia brogli elettorali: “Il popolo non si piegherà”
13 Giugno 2009
di redazione
Sale la tensione a Teheran dove la polizia ha chiuso all’accesso al quartier generale di Mir Hossein Mousavi impedendo una conferenza stampa dei sostenitori de candidato riformista sconfitto. Lo rendo noto il sito della Bbc, mentre la commissione elettorale ha dichiarato ufficialmente la rielezione di Mahmoud Ahmadinejad che, secondo i risultati non definitivi già diffusi dal ministero degli Interni, avrebbe ottenuto una schiacciante maggioranza, intorno al 65 per cento.
Secondo il sito dell’emittente britannica, la polizia aveva già disperso una volta la folla dei sostenitori di Moussavi che aspettavano di sentire parlare il candidato, che aveva annunciato una conferenza stampa per questa mattina. Intanto, l’agenzia Irna ha scritto che Ahmadinejad è "il vincitore certo" e cita il capo della sua campagna elettorale che afferma che "il popolo considererà uno scherzo ogni dubbio sulla legittimità della sua vittoria".
Moussavi, che la notte scorsa aveva detto di aver ottenuto il 60 per cento dei voti e che aveva vinto le elezioni, ha denunciato irregolarità nelle operazioni di voto e brogli nello scrutinio delle schede. "Il popolo sarà vigile e non si piegherà a chi prende il potere con gli imbrogli", ha affermato oggi il candidato moderato alle elezioni presidenziali in Iran, contestando i risultati ufficiali che danno una vittoria schiacciante al presidente uscente Mahmud Ahmadinejad.
"La presenza e l’impegno del popolo – ha aggiunto Mussavi in un comunicato pubblicato dal suo sito Qalam News – sono necessari per arrivare alla conclusione che il Paese merita". "La sacra terra dell’Iran – ha detto ancora Mussavi – appartiene alla grande nazione iraniana e non a chi imbroglia".