Iran: Renzi è il primo a visitare Rohani dopo sanzioni
12 Aprile 2016
Renzi va a Teheran, si parla di business tra Italia e Iran, e il premier ci tiene a dire che i due paesi sono “potenze della cultura” (quella italiana coperta durante la visita di Rohani) e che “dire che tutti gli islamici sono terroristi è una follia”. L’Italia di Renzi è quindi il primo paese occidentale che torna a Teheran dopo le sanzioni, secondo il premier l’Iran “è molto importante per sradicare Daesh”, lo Stato islamico.
Renzi viene accolto da Rohani, insieme al ministro Giannini e al viceministro Scalfarotto, ricorda l’era Prodi, parla di globalizzazione, ad accompagnare la delegazione italiana l’ad di Eni De Scalzi e altri supermanager da Mediobanca ad Fs. Per Rohani “l’Italia è un amico prezioso dell’Iran”. Sempre Rohani, si è complimentato con mister Pesc, Lady Mogherini, per “il contributo” dato alla fine del regime delle sanzioni contro Teheran. Petrolio in primo piano, con l’Iran che non aspetta altro se non tornare a inondare il mercato.
Una missione perfettamente riuscita, se non fosse che l’Iran è un Paese che vuole dotarsi dell’arma atomica, che in passato (e non solo) ha minacciato Israele, che sponsorizza gruppi terroristi come l’Hezbollah libanese, ha represso una rivolta giovanile ed ha molte questioni aperte sul rispetto dei diritti umane. Molte questioni aperte di cui si parlerà a un altro vertice, al prossimo incontro, chissà a quale giro di giostra.