Iran. Rilasciati cinque dei nove dipendenti dell’ambasciata GB
29 Giugno 2009
di redazione
Il portavoce del ministero degli esteri iraniano ha detto che sono stati rilasciati "cinque dei nove" iraniani dipendenti dell’ambasciata britannica che erano stati arrestati ieri con l’accusa di aver svolto un ruolo nelle proteste contro il presidente mahmoud Amadinejad.
"Non c’è in programma la chiusura di alcuna ambasciata". Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Estri iraniano, Hassan Qashqavi, spiegando che l’Iran non ha intenzione di ridurre il livello dei rapporti diplomatici con la Gran Bretagna o qualsiasi altro paese europeo.
Il portavoce Hassan Ghashghavi, ha detto che l’Iran non cerca nessun "avventurismo diplomatico" ma che gli altri paesi non devono interferire nei suoi affari interni. Il portavoce ha anche riferito che il ministro iraniano degli Esteri Manouchehr Mottaki e il suo omologo David Miliband hanno avuto un colloquio, nel quale il capo del Foreign Office ha assicurato che Londra non intende interferire negli affari iraniani. Teheran ha accusato nei giorni scorsi la Gran Bretagna di aver svolto un ruolo nelle proteste contro le contestate elezioni presidenziali del 12 giugno, accusa smentita da Londra.
Nel frattempo, il Consiglio dei Guardiani ha iniziato oggi il riconteggio del 10% dei voti delle contestate elezioni presidenziali iraniane del 12 giugno. Lo ha reso noto la televisione satellitare di Stato iraniana, al-Alam. Il riconteggio, su un 10% di schede prese a caso, si svolge in 22 distretti elettorali di Teheran e in alcune province, e verrà terminato entro questo pomeriggio. I risultati saranno reso noti nelle successive 24 ore. Il Consiglio dei Guardiani, massimo organo legislativo iraniano, fra l’altro preposto al controllo della validità delle consultazioni elettorali, aveva già annunciato di voler condurre il riconteggio.
Dei tre candidati che contestano il risultato elettorale, Mir Hossein Mussavi ha rifiutato di dare legittimità al nuovo conteggio e ha continuato a chiedere una nuova votazione; Mehdi Karrubi ha giudicato insufficiente il riconteggio parziale; Mohsen Rezai si era detto pronto a partecipare al nuovo spoglio a patto che fossero presenti i primi due.
Secondo quanto è stato reso noto dall’agenzia Fars, l’ex candidato moderato Mussavi, ha incontrato ieri sera i membri del comitato elettorale organizzato per riesaminare il risultato delle controverse elezioni del 12 giugno scorso. Secondo la Fars è stato un portavoce del Consiglio dei Guardiani, il supremo organo legislativo del paese, a dare la notizia dell’incontro. Secondo tale portavoce Mussavi avrebbe intenzione di presentare oggi al comitato elettorale una sua proposta. La Fars non dà alcun dettaglio sulla proposta di Mussavi, del quale finora si sapeva che aveva negato ogni legittimità al comitato elettorale che oggi ha dato il via ad un nuovo spoglio parziale del voto.