Iran: romanzo contro lapidazione, l’autrice in carcere

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Iran: romanzo contro lapidazione, l’autrice in carcere

25 Ottobre 2016

E’ stata arrestata dopo essere stata condannata a sei anni di reclusione una giovane scrittrice iraniana, Golrokh Ebrahimi Iraee, riconosciuta colpevole di avere scritto un romanzo, peraltro mai pubblicato, in cui criticava la pena della lapidazione. La donna è stata prelevata ieri dalla sua abitazione a Teheran, dove hanno fatto irruzione agenti della sicurezza, secondo quanto rende noto Amnesty International, che ne chiede l’immediata liberazione.

Golrokh Ebrahimi Iraee, giudicata colpevole di “insulti ai sacri valori dell’Islam“, è stata portata nel carcere di Evin, dove è già  rinchiuso suo marito, Arash Sadeghi, un attivista per i diritti umani condannato a 15 anni di reclusione. Questi ha cominciato una sciopero della fame per chiedere il rilascio della moglie.

Era stato durante la perquisizione delle casa dei due coniugi in occasione dell’arresto di Sadeghi che le forze di sicurezza avevano scoperto il manoscritto della donna. Amnesty International afferma che la scrittrice è stata condannata dalla Corte rivoluzionaria dopo due brevi udienze in cui non ha potuto godere di assistenza legale.

“Golrokh Ebrahimi Iraee è solo l’ultima dei giovani scrittori e attivisti colpiti nel giro di vite dell’Iran contro l’espressione artistica”, ha detto Magdalena Mughrabi, vice direttore per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty. “Invece che intimidire e imprigionare le voci critiche le autorità dovrebbe abolire questa punizione crudele”, aggiunge al Mughrabi, riferendosi alla lapidazione.