Iran: Sarkozy sceglie la via delle sanzioni

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Iran: Sarkozy sceglie la via delle sanzioni

02 Aprile 2007

“Non sarei solidale con nessun tipo di intervento brutale e improvvisato”, ha dichiarato Nicholas Sarkozy in riferimento alla situazione in Iran.

Il candidato alla presidenza francese ha così espresso la sua contrarietà ad eventuali attacchi anglo-americani in risposta all’incarcerazione di 15 marines britannici da parte di Teheran.

La soluzione militare “non aggiusterebbe una situazione già complessa e pericolosa” che, secondo Sarkozy, sta cominciando ad evolvere grazie alle sanzioni imposte alla Repubblica Islamica. La linea del dialogo scelta dalla diplomazia francese non cambia, però, la sua posizione di  “totale solidarietà” al governo di Londra. “Tutti gli elementi a nostra disposizione mostrano che i marinai britannici non erano in acque iraniane”, ha detto il candidato dell’Ump, non accreditando la notizia della confessione dei marines lanciata questa mattina dalla radio di stato di Teheran.

L’efficacia delle sanzioni, secondo Sarkozy comincerà a dare i suoi frutti perché  “ci sono delle persone che riflettono in Iran e che sono ben consapevoli della situazione in cui si trova il Paese per la colpa di dirigenti di cui il meno che si possa dire, è che hanno un atteggiamento curioso verso le regole internazionali e il rispetto dei diritti umani e delle donne”. La condanna del comportamento del governo di Tehran e del suo leader, Mahmoud Ahmadinejad, è decisa: “Non possiamo ridurre l’Iran alle insensate dichiarazioni del suo presidente sul futuro di Israele”.